Dall’inizio del 2019 sono stati 103 gli incendi di grandi dimensioni (oltre i 25 ettari) che hanno colpito l’Italia, il 52% si sono verificati in Sicilia (54), con la provincia di Agrigento maglia nera (16). È quanto emerge dall’analisi di Unaprol – Consorzio olivicolo italiano, sulla base dei dati Effis (European Forest Fire Information System), aggiornati al 9 luglio 2019.
Anche questa notte diversi incendi sono stati appiccati tra le province di Trapani e Palermo con l’evacuazione a San Vito Lo Capo di 750 persone che si trovavano nel villaggio turistico Calampiso a causa del fumo proveniente dall’adiacente costone montuoso. A provocare il consistente incremento degli incendi è stata l’ondata di caldo africano delle ultime settimane, ma si stima che circa il 60% sia opera di piromani o della criminalità organizzata.
«Dati preoccupanti per la sicurezza dei cittadini e per il patrimonio ambientale - spiega David Granieri, presidente di Unaprol - A farne pesantemente le spese sono anche migliaia di ettari di oliveti in una regione che è la terza in Italia sotto il profilo della produzione, alle spalle di Puglia e Calabria, con una superficie olivicola di circa 160mila ettari, 6 Dop e quasi 120 mila aziende impegnate nel settore.
Un patrimonio di biodiversità e qualità che va tutelato, anche garantendo maggiore manutenzione del territorio, a poche settimane dall’inizio della raccolta delle olive che parte proprio dalla Sicilia ed è fondamentale per determinare il prezzo della nuova produzione».