Tracciabilità isotopica dell’olio Umbro

tracciabilità isotopica olio
Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria
Un sistema di tracciamento all’avanguardia promosso da Confagricoltura Umbria e FAT per tutelare consumatori e produttori da eventuali contraffazioni

I primi dati del progetto “Tracciabilità isotopica dell’olio Umbro” dimostrano l’applicabilità di una interessante tecnologia all’avanguardia al settore dell’olio d’oliva: una ricerca, promossa da Confagricoltura Umbria e FAT (Fattoria Autonoma Tabacchi) con il supporto di ASSOPROL UMBRIA e della Fondazione Edmund Mach, che punta alla valorizzazione e alla tracciabilità dell’olio umbro, al fine di tutelare i consumatori e i produttori da eventuali contraffazioni e frodi in commercio.

Tracciamento dell’olio di oliva

«La tracciabilità isotopica è uno strumento volontario di garanzia della qualità e specificità e, quindi, di valorizzazione dell’olio, in questo caso umbro» – spiega il presidente di Confagricoltura Umbria Fabio Rossi.

Logo di Confagricoltura Umbria

«L’analisi che viene effettuata, oltre a definire le proprietà e le caratteristiche minerali degli oli extravergini di oliva, definisce la provenienza geografica creando un legame stretto con il territorio e la sua storia, e tutela in questo modo il consumatore, il prodotto e la salubrità dell’olio.

Ci siamo chiesti - continua Rossi - se questo processo, volontario, dà valore aggiunto al prodotto e perché un produttore debba avvalersene. La risposta è che correttezza e serietà possono combattere contraffazioni e frodi».

Si tratta, nello specifico, di uno strumento messo a disposizione dei produttori olivicoli e dei consumatori che garantisce, mediante l’utilizzo di tecniche analitiche e di controllo, la qualità del prodotto e, soprattutto, la sua provenienza geografica. Proprio l’analisi dei rapporti tra isotopi stabili di bioelementi, sperimentata in Umbria per circa tre anni in un progetto di innovazione finanziato dalla Regione, ha dato risultati positivi.

Daniele Converso di Assoprol

La ricerca

L’attività svolta ha riguardato un’indagine sviluppata su più livelli. Il primo è quello regionale, attraverso il reperimento annuale da parte di ASSOPROL UMBRIA di 100 campioni di olio umbro proveniente dalle 5 sottozone dell’olio Dop Umbria (Colli del Trasimeno, Colli Orvietani, Colli Amerini, Colli Assisi Spoleto, Colli Martani).

Con il supporto di UNAPOL poi, è stato possibile dare seguito all’attività di campionamento in altre 7 regioni italiane a vocazione olivicola, per acquisire informazioni di riferimento per un totale circa 105 campioni all’anno.

Patner e caratteristiche del progetto

Luana Bontempo
Luana Bontempo della Fondazione Edmund Mach

La Fondazione Edmund Mach, di San Michele all’Adige (Trento), partner del progetto, si è occupata di analizzare i campioni e realizzare i vari profili di caratterizzazione isotopica al fine di “fotografare” la composizione dell’olio, in modo da garantirne la tracciabilità lungo tutta la filiera.

Le particolari caratteristiche geografiche, la variabilità genetica e il microclima di ogni campione di olio analizzato conferiscono un’impronta isotopica all’olio extra vergine di oliva. Proprio tale impronta, confermata in più annualità, potrà essere usata in maniera oggettiva attraverso il legame con il territorio, a garanzia del prodotto e a tutela del consumatore finale.

Il progetto è stato illustrato durante l’incontro organizzato a Milano presso TUTTOFOOD, una delle principali fiere nazionali del settore enogastronomico, il 25 ottobre alle ore 11, presso lo stand di UNAPOL, Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli.

Tracciabilità isotopica dell’olio Umbro - Ultima modifica: 2021-11-04T09:25:40+01:00 da Redazione Olivo e Olio

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