Fenoli dell’olio, i guardiani del sistema cardiovascolare
La dieta mediterranea arricchita dall’assunzione di olio extravergine di oliva e noci riduce l’insorgenza delle malattie di questo apparato. È quanto emerge dai risultati dello studio di due ricercatori americani pubblicati su prestigiose riviste scientifiche
Offensiva Ue sul Regolamento anti-oliera
La Commissione ricorda le qualità in una serie di tweet
Extravergine e pomodoro: un connubio da testare
Una ricerca condotta da scienziati belgi ha dimostrato che l’aggiunta di olio (di oliva, di cocco e di pesce) durante la trasformazione industriale riduce la disponibilità di licopene. Sarebbe auspicabile proseguire lo studio per valutare l’effetto polifenoli
Dalle olive una miniera di composti bioattivi
Il recupero di biofenoli da prodotti dell’industria olearia e la loro utilizzazione in campo alimentare, salutistico e cosmetico è al centro dell’iniziativa italo-greca Bio-Olea. Contenuti e dati presentati a un convegno a Bari
L’alta qualità combatte le malattie, la bassa le favorisce
Più alta è la concentrazione di polifenoli più marcata è l’azione antiossidante. E inibisce il batterio dell'ulcera.
Meglio e più a lungo: il ruolo della Dieta Mediterranea e...
Il ruolo dell’olio d’oliva nella prevenzione dell’infarto, dell'ictus e dei tumori.
Bevi olio e vivrai in eterno
La stampa anglosassone si arrende alla Spagna e alla sua cucina. Wall Street Journal, New York Times e Forbes accreditano la studio condotto da medici e ricercatori spagnoli sui benefici della dieta mediterranea
Al riparo da luce e ossigeno si salvano gli effetti salutistici
Un gruppo di ricercatori australiani ha valutato l'effetto di diverse modalità di conservazione sul contenuto di oleocantale in un olio extravergine di oliva. Illuminazione e contatto con l'aria lo abbattono per oltre un terzo del totale.
Ghiotti di olive da tavola poco interessati alla dop
Gli italiani si collocano al secondo posto in Europa per consumi, ma nella busta della spesa finiscono per lo più prodotti stranieri. Solo per un terzo di un campione di consumatori la denominazione d’origine pesa nel gradimento e nelle scelte
Olio: valutazione della qualità. Gli indicatori chimici
Acidità, numero di perossidi e costanti spettrofotometriche all’ultravioletto indicano complessivamente il livello di alterazione idrolitica e ossidativa primaria e secondaria dell’olio. Altre analisi garantiscono invece la genuinità e la purezza del prodotto