Gli aggiornamenti su nuove piante infette, lo sviluppo delle nuove forme giovanili di sputacchina media, gli effetti delle misure di quarantena applicate ai vivai, l’impiego di cippato di olivi abbattuti per alimentare centrali a biomassa: dal mondo vivo del territorio segnato dalle innumerevoli morti di olivi causate dal batterio Xylella fastidiosa non mancano mai le novità.
Aggiornamenti su nuove piante infette
Come riporta www.infoxylella.it, il 17° e il 18° aggiornamento sul monitoraggio in corso di Xylella in Puglia annoverano rispettivamente 18 nuove piante di olivo infette in zona di contenimento (11 individuate in agro di Ostuni e 7 in quello di Fasano) e ulteriori cinque piante di olive infette sempre in zona di contenimento (in agro di Ostuni). Al 18° aggiornamento il numero totale di piante infette individuate con il monitoraggio in corso (2020-2021) ammonta a 1.118.
Sputacchina media, sviluppo delle forme giovanili
Già dalla prima settimana di febbraio, riporta sempre Infoxylella, è stata segnalata la presenza nel basso Salento dei primi “sputi” contenenti le forme giovanili di sputacchina media (Philaenus spumarius), principale vettore di Xylella in Puglia. In essi la schiuma autoprodotta conteneva neanidi di I e II età, cioè i primi due dei cinque successivi stadi giovanili che precedono la comparsa degli adulti, questi ultimi in grado di volare e trasmettere il batterio su olivo e altre piante ospiti.
Lo sviluppo dell’insetto dipende fortemente dalle condizioni microclimatiche. Perciò, come già effettuato nel 2019 e 2020 dall’Osservatorio fitosanitario, il monitoraggio dell’evoluzione del ciclo nelle diverse zone della Puglia consentirà di individuare il momento più opportuno per la lotta agli stadi giovanili del pericoloso vettore mediante lavorazioni del terreno (aratura superficiale o trinciatura) o altri sistemi di controllo principalmente fisici. In attesa del nuovo Piano regionale per il 2021, Infoxylella ricorda che il piano del 2020 consigliava l’intervento in corrispondenza della comparsa del IV stadio neanidale, solitamente nel mese di aprile, cioè quando le uova sono totalmente schiuse e quindi tutta la popolazione si trova nei diversi stadi giovanili.
Anve, effetti misure di quarantena applicate ai vivai
L’Associazione nazionale vivaisti esportatori (Anve) ha organizzato una tavola rotonda, fra imprese vivaistiche e istituzioni, con due finalità. Da un alto valutare gli effetti delle misure di quarantena applicate ai vivai per contrastare la diffusione di Xylella. Dall’altro comprendere se e come modificare il Reg. (Ue) 2020/1201 relativo alle misure per prevenire l’introduzione e la diffusione nell’Ue della X. fastidiosa attualmente in vigore, che prevede forti limitazioni della movimentazione di piante non infette quando ricadenti in una zona delimitata.
Il presidente dell’Anve, Leonardo Capitanio, ha esposto le proposte del comparto vivaistico per limitare l'impatto negativo sulle aziende che ricadono in zone delimitate. In particolare ha posto l’attenzione su tre punti:
- a seguito della delimitazione di una zona colpita da X. fastidiosa in cui ricade un vivaio pur non avendo piante infette, consentire un periodo transitorio per movimentare le piante presenti, ovviamente sane, verso l'esterno di detta zona;
- in caso di materiale infetto rinvenuto all'interno del vivaio, applicare senza indugio la sua distruzione, ma consentire al contempo la movimentazione delle piante ritenute indenni grazie al tracciamento dei vegetali che tutte le aziende devono eseguire obbligatoriamente per legge (artt. 69 e 70 del Reg. Ue 2016/2031);
- avviare procedure di indennizzo per le aziende che sono sottoposte a blocco della movimentazione a causa delle misure di quarantena.
Cippato di olivi abbattuti per centrali a biomassa
Un carico di 4.000 tonnellate partirà a fine marzo dal porto di Brindisi. Si tratta di cippato di olivi seccati dalla Xylella nel Salento, destinato ad alimentare centrali a biomassa. «Quegli olivi – dichiara il direttore di esercizio dei Porti di Brindisi e Monopoli, Aldo Tanzarella – continuano a dare il loro contributo all’economia circolare perché, una volta cippati, andranno ad alimentare centrali a biomassa per la produzione di energia elettrica. Per il momento una nave al mese sarà impegnata nel trasporto di cippato di olivi distrutti da Xylella».