Sperimentare in alcuni oliveti lombardi una strategia di applicazione efficace e innovativa per la difesa dalla mosca delle olive che combini l’impiego di droni e di esche insetticide autorizzate. È l’obiettivo di un progetto della Regione Lombardia. L’area presso la quale sarà condotta la sperimentazione si trova a Desenzano del Garda (Brescia).
I risultati ottenuti dalla sperimentazione saranno valutati e confrontati con le strategie tradizionali in termini di efficacia, economicità e fattibilità. L’efficacia dei trattamenti sarà valutata mediante il calcolo della percentuale di infestazione presente su un campione di 100 olive prelevato in campo.
Prima a sperimentare droni su mosca delle olive
La Regione Lombardia è la prima a sperimentare i droni per la distribuzione di prodotti fitosanitari a protezione delle colture. Ha già realizzato le prime prove sul riso a Pavia e sulla vite a Sondrio e, nella campagna olivicola in corso, le effettuerà anche su olivo contro la mosca delle olive.
«Negli ultimi anni – dichiara l’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi – l’agricoltura lombarda ha subito gravi danni causati da insetti alieni e malattie. Il comparto olivicolo è stato colpito, oltre che dalla mosca delle olive, presente da tempo negli oliveti lombardi, da nuovi problemi fitosanitari, cioè la cascola verde, la cimice asiatica e la tignola rodiscorza, che, insieme, ne hanno significativamente compromesso la capacità produttiva. Infatti nel 2019 si è registrata una perdita di produzione pari al 90% rispetto alla media del triennio 2016-2018. Nel 2020 la produzione di olive si è attestata intorno alle 5.700 tonnellate, ma nel 2021 è crollata ad appena 1.200 tonnellate. Proteggere le piante e le coltivazioni da fitofagi e malattie rappresenta non solo un investimento per la salvaguardia del patrimonio vegetale, ma anche una valida strategia per ridurre le perdite produttive e tutelare la funzione sociale che il verde riveste».
Un progetto apripista per far adeguare la legge nazionale
Per fronteggiare in maniera innovativa i problemi fitosanitari, la Regione Lombardia ha sviluppato un piano che prevede l’utilizzo del drone per la distribuzione di prodotti fitosanitari a protezione delle colture agricole, partendo dalla sperimentazione su olivo, riso e vite.
«Le attività progettuali – informa Rolfi – sono state sottoposte, nel rispetto della normativa vigente, al ministero della Salute per le verifiche dei gruppi di esperti e le relative autorizzazioni. La proposta del progetto lombardo è stata apprezzata per la completezza e solo a fronte di piccole integrazioni è stata rapidamente autorizzata. Ogni intervento è preventivamente notificato al ministero della Salute e all’Agenzia di tutela della salute (Ats) competente per territorio. Le prime sperimentazioni, dopo l’approvazione del piano da parte del ministero, sono partite nelle province di Pavia su riso e di Sondrio su vite. Presto saranno effettuate anche in provincia di Brescia su olivo. Purtroppo, l’attuale normativa italiana non prevede l’utilizzo dei droni per l’applicazione di prodotti fitosanitari. Il nostro piano, primo a livello nazionale, farà da apripista a tutto il settore agricolo. Ci aspettiamo ottimi risultati. Da qui deve partire anche un adeguamento della legge. La difesa fitosanitaria è uno dei temi chiave per il futuro. Il drone viene ormai usato in tutto il mondo. Non possiamo sempre restare indietro a causa della burocrazia».