Il batterio Xylella avanza verso il Nord Barese e il Materano

batterio xylella
Così conferma l’ultimo aggiornamento del monitoraggio sul batterio Xylella in corso a opera degli ispettori fitosanitari dell’Arif

Il batterio Xylella fastidiosa subsp. pauca ST 53 sta avanzando su due direttrici: verso il Nord Barese e verso il versante occidentale della provincia di Taranto e quindi in direzione del Materano. È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento del monitoraggio in corso a opera degli ispettori fitosanitari dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (Arif).

229 nuovi olivi infetti

monitoraggio xylella
Fonte: infoxylella.it

Infatti, come comunica il sito istituzionale della Regione Puglia www.emergenzaxylella.it, dai certificati Selge nn. 385, 387, 389, 392, 394, 396, 397, 401, 402, 407, 409, 411, 415, 416, 420, 422 risulta che sono stati ritrovati 229 nuovi olivi infetti dal batterio fra le province di Brindisi (134) e Taranto (95).

In particolare le piante infette sono state individuate in provincia di Brindisi nei Comuni di Fasano (30), Ostuni (62), Cisternino (29) e Ceglie Messapica (13), mentre in provincia di Taranto in agro di Grottaglie (15 piante), Montemesola (32), Crispiano (36), Taranto (7) e Martina Franca (5).

Batterio Xylella, crescono le infezioni

Dalla cartografia pubblicata sul sito istituzionale della Regione Puglia si evince infatti un crescente addensamento dei triangolini rossi (le piante rilevate infette nel corso del monitoraggio da fine maggio) su due direttrici che, originate da Oria, puntano verso Polignano, in direzione nord-ovest, e verso Massafra, in direzione ovest.

In particolare è evidente un significativo incremento della frequenza delle infezioni nell’Ostunese e nella parte orientale dell’agro di Cisternino, una continua crescita dei focolai nell’agro di Fasano, dove se ne contano ormai 14, e un preoccupante aumento fra Crispiano, Montemesola e Grottaglie.

Tuttavia, prima di tirare le somme del monitoraggio, che dovrebbe concludersi nel mese di dicembre, bisogna ancora attendere i risultati delle analisi in corso (triangolini celesti) nel Tarantino e nelle zone non ancora monitorate degli agri di Fasano e della parte settentrionale della piana di Ostuni.

Coldiretti Puglia: monitoraggio non solo visivo

Muraglia Coldiretti
Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia

Sugli ultimi risultati del monitoraggio prende posizione Coldiretti Puglia chiedendo un piano di monitoraggio più tempestivo, capillare e soprattutto non più esclusivamente visivo, alla luce delle nuove infezioni conclamate.

«La Puglia non può permettersi di perdere senza fare nulla paesaggi e patrimoni straordinari come la Piana degli olivi monumentali e la Valle d’Itria. Lo scempio perpetrato cinque anni fa ad Oria, quando non si vollero estirpare le piante infette, sta avendo i suoi effetti catastrofici, perché proprio da Oria sono partite le due direttrici dell’infezione che puntano verso Polignano, in direzione nord-ovest e verso Massafra, in direzione ovest – rileva il presidente di Coldiretti Puglia Savino Muraglia –.

Come ripetutamente segnaliamo e denunciamo da anni, il monitoraggio degli olivi non può essere esclusivamente visivo, perché la Xylella è come il Covid, la malattia è asintomatica per un lasso di tempo imprecisato, per cui le piante appaiono sane alla vista. Per accertare la presenza della malattia nell’area a forte rischio vanno effettuati campionamenti e analisi anche di olivi apparentemente sani, senza che sia ancora ben visibile alcun segno di disseccamento».

Il batterio Xylella avanza verso il Nord Barese e il Materano - Ultima modifica: 2020-12-04T19:31:51+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

2 Commenti

    • Gentile Annamaria, quello che afferma è vero, già da alcuni anni la possibilità di combinare immagini termiche e iperspettrali, attraverso il telerilevamento (es. drone), per individuare gli alberi affetti da malattie, talvolta anche prima che siano sintomatici.
      Caso studio esemplificativo è stato quello riguardante l’identificazione mediante telerilevamento di olivi affetti da disseccamento rapido condotto nell’area infetta della Puglia (Zarco-Tejada et al., 2018). Alterazioni fisiologiche e funzionali determinate dal batterio, confermate dall’analisi dei tessuti, sono state precocemente rilevate attraverso sensori iperspettrali e termici in rilevazioni ottenute da satellite, prima che fossero visibili i sintomi della malattia all’ispezione visiva.
      Uno studio simile basato sull’uso combinato di indici di stress idrico e misure iperspettrali e nello spettro del visibile, stimati da immagini telerilevate (Calderón et al., 2015) ha consentito l’identificazione precoce di olivi affetti da verticillosi (Verticillium dahliae Kleb.).
      Gli evidenti vantaggi dell’applicazione di queste tecnologie sono, come dimostrato dai citati studi, la precocità di individuazione delle piante infette (e quindi la precocità dell’intervento di contenimento) e la possibilità di operare su ampie superfici.

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