La nuova minaccia della cimice asiatica

cimice asiatica
Fig. 1 - Puntura di alimentazione di Halyomorpha halys su frutto di olivo, con dettaglio della puntura di alimentazione (A, B). In basso, l'insetto su olivo.
La cimice asiatica è una specie invasiva di interesse economico per i danni causati a svariate colture da frutto. Alcuni anni dopo il suo ritrovamento in Italia, la cimice è stata segnalata come potenzialmente dannosa all’olivo. Nel nord e centro Italia sono stati segnalati fino al 70% di frutti attaccati nel 2022. A fronte di questi numeri, l’effettivo impatto economico per la coltura rimane incognito

La cimice asiatica (Halyomorpha halys o Stål), originaria dell’Asia orientale, è una specie polivoltina, polifaga, fortemente invasiva e dannosa ai frutti di numerose colture arboree ed erbacee, tra cui anche l’olivo. La specie è stata dapprima accidentalmente introdotta negli Stati Uniti; quindi, è stata rilevata in Europa nel 2004 (in Liechtenstein e in Svizzera) e nel 2012 nel nord Italia ed è ormai diffusa in tutto lo Stato. Adulti e giovani di H. halys sono stati recentemente registrati su olive coltivate in Grecia, nonché in nord e centro Italia.

Nonostante siano disponibili diverse misure sostenibili per il controllo dei principali fitofagi dell’olivo, quali la mosca Bactrocera oleae, tali misure hanno un’efficacia limitata contro H. halys.

Metodi di alimentazione della cimice asiatica e danni alle piante

Come altri pentatomidi fitofagi, la cimice asiatica (H. halys) si nutre di parti vegetative e riproduttive delle piante inserendo gli stiletti nei tessuti ed espellendo due diversi tipi di saliva:

  1. una prontamente solidificante
  2. e una acquosa contenente enzimi che aiutano a digerire il tessuto vegetale prima dell’ingestione.

La saliva solidificante è responsabile della formazione di una guaina tubolare, che termina con una formazione detta cono salivare che emerge dalla puntura (v. figura 1 in apertura). Questo tipo di alimentazione provoca alterazioni della superficie e della parte interna del frutto attaccato e può manifestarsi come cicatrici, decolorazioni, deformazioni o suberificazioni, interessando fino all’87% dei frutti di olivo attaccati da H. halys.

I danni possono essere suddivisi in due categorie:

  1. i danni quantitativi si verificano all’inizio della stagione, durante la rapida crescita mitotica, con conseguente perdita di resa,
  2. mentre i danni qualitativi si verificano durante lo sviluppo del mesocarpo del frutto.

Effetti della cimice asiatica sulla cascola e composizione chimica delle olive

Con le nostre indagini abbiamo voluto verificare l’effetto sulla cascola e sulla composizione chimica delle drupe di attacchi di H. halys all’inizio o alla fine della stagione, valutando diverse densità di cimici. In particolare, abbiamo caratterizzato i profili volatili di olive (cv. Casaliva e Leccino) attaccate naturalmente in campo.

Inoltre, abbiamo valutato la cascola dei frutti e le composizioni fenoliche in olive (cv. Moraiolo) esposte artificialmente in campo a due densità di cimice asiatica (H. halys), in fase di pre e post-indurimento. (…)

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La nuova minaccia della cimice asiatica - Ultima modifica: 2024-07-12T10:12:52+02:00 da Barbara Gamberini

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