Xylella, nuovi approcci di controllo

controllo vettori xylella
La gestione del CoDiRO deve basarsi sul controllo integrato delle infezioni. Promettenti i risultati sperimentali ottenuti con controllo biologico e con un dispositivo innovativo che agisce sugli stadi giovanili dei vettori

Philaenus spumarius (L.), Philaenus italosignus Drosopolous and Remane e Neophilaenus campestris (Fallen) (Hemiptera Aphrophoridae) sono i vettori di Xylella fastidiosa, ad oggi fra i più interessanti insetti che trasmettono microrganismi fitopatogeni in Europa.

Gli adulti di queste tre specie di sputacchine ospitano e trasmettono il batterio che si moltiplica nel lume del loro intestino anteriore.

Sebbene i vettori iniettino la Xylella in percentuali diverse di piante a seconda della specie di pianta e delle condizioni sperimentali (Cavalieri et al., 2019), a tutti è chiaro che l’evento cruciale è la prima trasmissione della Xylella a una pianta che ne è priva. La seconda e le ulteriori trasmissioni alla stessa pianta la lasciano come era già: infettata.

D’ora in poi chiamiamo infezione questo evento che cambia lo stato della pianta recipiente da indenne a infetta. La storia dei danni, degli olivi estirpati, delle misure, delle soluzioni proposte e dell’invasione del batterio sul territorio è, di fatto, la ricostruzione delle infezioni.

Controllare le infezioni significa controllare l’invasione della Xylella. Ridurre le infezioni agendo sui vettori immobilizza la Xylella nelle piante già infette e crea una sorta di immunità di gregge dato che gli ospiti, le piante, non si muovono. Il controllo delle infezioni attraverso il controllo dei vettori equivale all’isolamento sociale che ci ha permesso di controllare la diffusione del Covid-19. (…)

Controllo delle infezioni

Controllare i vettori non significa necessariamente controllare le infezioni. Il controllo dei vettori può coincidere con il controllo delle infezioni solo conoscendo il numero delle infezioni inflitte da un vettore nel corso della propria vita.

Questo numero è incalcolabile perché la dimensione delle variabili non è sperimentalmente misurabile: come sapere quante e quali piante infetterà un vettore? E quante saranno state fino a quel momento indenni?

Per questo motivo occorre limitare la potenzialità dei vettori ad infettare intervenendo con insetticidi di sintesi, o con inondazioni di Zelus renardii, prima della presenza delle sputacchine adulte.

L’infezione o le infezioni che i vettori causano agli olivi si riducono ad uno o pochi eventi con il controllo chimico o con il controllo biologico. Il successo dipende dalla tempestiva esecuzione delle azioni di controllo contro i vettori adulti. La stessa azione eseguita anche soltanto una settimana dopo la presenza degli adulti diventa inutile, costosa e non sostenibile per il numero elevato di infezioni che i vettori, infliggono se lasciati liberi di agire. (…)

Leggi l’articolo completo su Olivo e Olio n. 4/2020

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Xylella, nuovi approcci di controllo - Ultima modifica: 2020-07-15T17:43:05+02:00 da Barbara Gamberini

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