Mosca dell’olivo, nuovi principi attivi e trattamenti biologici

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I mezzi a disposizione degli agricoltori per proteggersi dalla mosca dell’olivo sono sempre più ridotti in seguito all’aggiornamento delle recenti normative. La mosca dell’olivo (Bactrocera oleae) rappresenta uno degli insetti più dannosi nel bacino del mediterraneo, capace di causare ingenti danni sua dal punto di vista quantitativo che qualitativo

Le condizioni meteo che si sono avute tra la fine di luglio e l’inizio di agosto 2023 sono state caratterizzate da temperature miti che hanno portato a un notevole aumento dell’infestazione di mosca dell’olivo. Con temperature intorno ai 25-29 °C, infatti, lo sviluppo della larva si riduce notevolmente completando il ciclo in soli 10 giorni. Anche le ovideposizioni sono state notevolmente favorite dall’abbassamento delle temperature e dall’ottimale sviluppo delle olive dovuto alle piogge di inizio giugno in molte regioni italiane. Il successivo innalzamento delle temperature sopra i 35 °C ha successivamente diminuito l’attività dell’insetto, portando a un rallentamento dell’attività di ovideposizione e dello sviluppo larvale. Come è noto, il periodo più critico è rappresentato dai mesi di settembre e ottobre che portano a un aumento considerevole dell’infestazione.

Lotta alla mosca dell’olivo e cambiamenti climatici

In una annata di scarica, il danno potenziale causato dalla mosca aumenta esponenzialmente dalla prima alla terza generazione, tanto più con condizioni climatiche favorevoli. Diventa quindi fondamentale agire tempestivamente già dalla prima generazione cercando così di contenere generazioni sempre più numerose, così come la presenza degli adulti che si sta dilatando a una buona parte dell’anno.

Le strategie di difesa della produttività olivicola sono sempre più compromesse anche da eventi climatici estremi con considerevoli conseguenze sulla produttività dell’oliveto, come è stato per l’eccessiva piovosità che ha compromesso la fioritura 2023.

In questo contesto, la lotta adulticida può diventare uno strumento molto efficace per prevenire e ridurre la popolazione di mosca e le ovideposizioni. Questo tipo di lotta si basa su un monitoraggio molto accurato delle popolazioni di adulti attraverso trappole cromotropiche e ferormoniche in modo da posizionare i trattamenti in maniera tempestiva.

Nuovi principi attivi per la lotta integrata:
Flupyradifurone (Sivanto)

Per quanto riguarda la difesa in agricoltura integrata, dopo il ritiro del dimetoato e del fosmet sono pochi i prodotti chimici utilizzabili contro Bactrocera Oleae. Con questo presupposto il monitoraggio e la gestione dei trattamenti diventano fondamentali anche in agricoltura integrata.

Il nuovo prodotto presente in commercio è il flupyradifurone (Sivanto), della famiglia dei butenolidi. Questo principio attivo agisce a livello delle cellule nervose provocando uno stato permanente di eccitazione delle stesse con la conseguente paralisi e morte dell’insetto. Studi dimostrano come questo prodotto non sia particolarmente tossico per l’uomo, a differenza di alcune perplessità nei confronti della tossicità del principio attivo contro le api.

Olio di arancio

In vista di una emergenza sanitaria il Ministero della Salute ha autorizzato l’utilizzo dell’olio essenziale di arancio dolce (nome commerciale PREV-AM PLUS) su olivo contro Bactrocera Oleae. Tale deroga è stata concessa per la durata di 120 giorni a partire dal 1 Agosto 2023.

Il prodotto in questione si tratta di un insetticida, acaricida e fungicida che agisce per contatto provocando il disseccamento della cuticola per disidratazione dei tessuti. Questo effetto avviene su stadi giovanili di molti insetti ma anche sulle pareti cellulari degli organi esterni (miceli, conidi ecc.) di molte malattie fungine, riducendo così il potenziale di inoculo. Il PREV-AM PLUS risulta avere anche un basso impatto sugli insetti utili (predatori naturali, impollinatori e pronubi) ed è ammesso in agricoltura biologica e integrata.

In questo senso, l’utilizzo di questo prodotto per la lotta alla mosca dell’olivo apre uno scenario interessante. Purtroppo, non ci sono ancora indicazioni chiare sul suo utilizzo in olivicoltura e non sono ancora presenti studi scientifici del suo utilizzo contro Bactrocera Oleae.

La lotta alla mosca, sia in difesa integrata e ancora di più in quella biologica, diventa efficace se vengono messe insieme alle competenze tecniche specializzate un attento monitoraggio delle popolazioni e delle condizioni climatiche in modo da poter interpretare al meglio gli andamenti stagionali e proteggere le olivete fino a raccolta.


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Mosca dell’olivo, nuovi principi attivi e trattamenti biologici - Ultima modifica: 2023-09-04T15:44:31+02:00 da Barbara Gamberini

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