Si è costituita a Salerno, con atto notarile e in forma di società cooperativa agricola, l’OP Confagriolio, organizzazione di produttori del settore olivicolo. I soci fondatori sono 23 tra produttori, frantoiani e confezionatori delle cinque province campane. Per il riconoscimento ministeriale, l’OP dovrà raggiungere almeno 250 soci e un fatturato minimo di 500mila euro annui.
«Traguardi che contiamo di raggiungere molto prima della scadenza del 15 settembre», afferma il presidente del consiglio di amministrazione, Antonio Costantino. Il CdA è composto dai consiglieri: Emilio Conti, Luciana Rago, Gabriele Quaglia, Giovanni Tammaro, Antonio Casazza, Giuseppe Carusone, Francesco Izzo ed Erica Mobilia.
Un vuoto da colmare nel settore olivicolo
«Con la costituzione di Confagriolio colmiamo oggettivamente un vuoto», aggiunge Costantino. Confagricoltura Salerno conta 1.200 aziende olivicole, ma finora mancava un’organizzazione di produttori come avviene per l’ortofrutta, fondamentale per fare massa critica.
L’Italia sta affrontando un calo produttivo nel settore dell’olio d’oliva a causa di condizioni climatiche avverse, frammentazione aziendale (il 40% delle aziende ha meno di due ettari), scarsa redditività e carenza di manodopera. Il Paese è sceso al quinto posto nella produzione mondiale, superato da Spagna, Turchia, Tunisia e Grecia. Tuttavia, la qualità dell’olio extravergine italiano, in particolare quello Dop, continua a essere apprezzata dai consumatori nazionali ed esteri.
Le strategie per il rilancio del settore
Confagriolio punta su diverse azioni per rilanciare la produzione:
- incrementare la superficie olivetata, modernizzando gli oliveti tradizionali con espianti e reimpianti;
- aumentare la densità degli impianti ad almeno 300 piante per ettaro;
- formare manodopera specializzata per potatura e raccolta, incentivando la creazione di società dedicate all’acquisto di mezzi meccanici;
- promuovere la ricerca scientifica per sviluppare cultivar resistenti agli agenti patogeni;
- valorizzare l’olio extravergine d’oliva sui mercati nazionali ed esteri per garantire una giusta remunerazione a tutta la filiera.
«Abbiamo costituito Confagriolio per incentivare azioni concrete volte all’aumento della produzione e alla crescita del settore olivicolo», conclude Costantino.
