Toscana, Lazio e Umbria premiate al primo Oscar dell’olio

Due evo al primo posto a pari merito: un Leccino denocciolato e un Colline Pontine

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Il caso delle monodosi da 10 ml della Castello Monte Vibiano Vecchio, idea nata già venti anni fa per le Business e First class delle più importanti compagnie aeree del mondo

Ormai più che maggiorenne, quello di quest'anno era la ventiduesima edizione, l’Oscar del Vino, promosso fin dal 1999 dalla Fondazione Italiana Sommelier, ha esteso nel 2022 il suo interesse e la sua formula anche l’olio extravergine di oliva.
La manifestazione ricalca lo schema dell’Oscar americano del cinema, con un'Accademia che decide solto le nomination, mentre i premi vengono assegnati in diretta, al termine di una degustazione guidata condotta da Maurizio Saggion, da una platea costituita quest'anno da 300 partecipanti.

Primo posto a pari merito per Toscana e Lazio

Meno ricca di categorie e di partecipanti rispetto al più longevo Oscar del vino, il primo premio per il miglior olio evo raccolto 2021 è andato all’olio Leccino denocciolato Fèlsina, prodotto in Toscana in una Tenuta nota anche per la produzione di vini, e all'olio Colline Pontine dell'azienda Cetrone, realtà che vanta una storia di oltre un secolo e mezzo, apprezzata anche per la presenza di piante ultrasecolari della cultivar Itrana.

Al secondo posto i “Vibianini”, confezioni monodose

Toscana, Lazio e poi Umbria, salita sul secondo gradino del podio con l’olio evo Vibianino prodotto della Castello Monte Vibiano, sulle collinee perugine dove coltivano anche vigneti e producono vini. Particolarità è che qui, da oltre 20 anni, si commercializza olio extravergine in formato monodose; un prodotto pensato e creato per le Business e First class delle più importanti compagnie aeree del mondo, da Emirates a Quatar Airwais, da American Airlines a Swiss Air, per citarne solo alcune.

Dalle Compagnie aeree al mercato domestico

Si tratta di un prodotto che, nel corso degli anni, è arrivato anche in molti ristoranti stellati, in Italia e nel mondo e che di recente, grazie anche alle tante varianti con aromi diversi, sta conquistando il mercato domestico. «Una confezione monodose contiene 10 ml di olio – spiega il titolare della Castello Monte Vibiano, Lorenzo Fasola Bologna – che è una giusta quantità per condire un’insalata o per un pranzo veloce».

Protocollo di certificazione del DNA delle olive

L’azienda, la prima al mondo ad avere un protocollo di certificazione del DNA delle olive, caratterizza i suoi “Vibianini” con 12 diverse caratterizzazioni (basilico, sesamo, limone, ecc), così da permettere per ogni piatto l'abbinamento più corretto. Le piccole porzioni garantiscono che il prodotto non subisca ossidazione dovuta al contatto con l’aria, a differenza del caso della bottiglia che viene aperta nel momento del consumo.

Toscana, Lazio e Umbria premiate al primo Oscar dell’olio - Ultima modifica: 2022-06-30T22:34:56+02:00 da Gilberto Santucci

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