Piano straordinario per la Puglia, non solo indennizzi

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Aiuti agli agricoltori ma anche fondi per ricerca e nuovi investimenti, con apertura verso la differenziazione colturale: queste le indicazioni offerte dal Mipaaf sul piano di rigenerazione olivicola delle aree colpite dall’epidemia di Xylella

Indennizzi, investimenti e ricerca: sono le parole chiave per far ripartire l’olivicoltura pugliese colpita da Xylella che la Ministra alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova, ha voluto ribadire in occasione dell’incontro, tenutosi l’8 gennaio al Ministero, con cui è stato illustrato il Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia.

Teresa Bellanova
Teresa Bellanova

Il Piano dispone di un totale di 300 milioni di euro e prevede fondi per indennizzi ad agricoltori e frantoiani, ma le risorse sono distribuite su tutti i fronti e in particolare su nuovi investimenti.

«Per rigenerare l’olivicoltura e l’agricoltura servono imprese agricole che investano - ha proseguito Bellanova - che possano fare i reimpianti, piantare altre colture, lavorare in ottica di territorio con imprese di trasformazione e commercializzazione. Per questo sono previste misure specifiche. E anche la parte sui contratti di distretto, per favorire la progettazione territoriale. Serve o meno riprogettare un territorio dove prima c’era una coltura identitaria e adesso il deserto? Io rispondo sì. È necessario capire dove, cosa e quali procedure gli agricoltori devono affrontare per fare il loro mestiere».

Ripartire dall’olivo, tutelando la libertà di impresa

Sulla questione dei reimpianti nella zona infetta, Coldiretti Puglia aveva nelle scorse settimane sollevato il problema di un apparente vincolo paesaggistico - culturale che non consentirebbe il reimpianto di specie diverse dall’olivo, chiedendo chiarimenti ai Ministeri competenti.

Dal Mipaaf si conferma l’apertura rispetto alla differenziazione colturale post- Xylella nella zona infetta. «Ho chiesto al mio ufficio legislativo di lavorare con Beni culturali, Ambiente e Regione per chiarire definitivamente cosa è consentito e cosa no. Abbiamo fatto un protocollo che ha sbloccato i reimpianti di olivi con le due varietà resistenti al batterio. Credo si debba ripartire dall’olivo ma che gli agricoltori devono essere liberi di fare impresa, rispettando le norme».

Essenziali i fondi alla ricerca contro Xylella

La ripartizione delle risorse del Piano ha creato qualche dissenso in diverse associazioni di produttori, convinti che la priorità dovesse essere quella di ristorare le aziende del Salento colpite dal batterio.

Dal Ministero tuttavia si riafferma la necessità di investire sulla ricerca, come vera e propria chiave di volta della situazione olivicola pugliese, anche se con criteri ben definiti: «È essenziale - ha concluso la Ministra Bellanova - nel dare prospettiva alla rigenerazione agricola. Servono risorse adeguate ma soprattutto dobbiamo trovare un coordinamento. Con un obiettivo chiaro: la ricerca deve aiutare gli agricoltori. Non essere fine a sé stessa, non essere scoordinata, non essere in competizione. Se oggi si può sperare nella tenuta di due specie individuate come resistenti è perché si è fatta ricerca».

Piano straordinario per la Puglia, non solo indennizzi - Ultima modifica: 2020-01-10T14:30:19+01:00 da Barbara Gamberini

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