Con l’apertura della campagna olearia 2025/2026, FOA Italia – Frantoi Oleari Associati ha elaborato ed inviato per e-mail ai propri associati un insieme di indicazioni operative, con l’obiettivo di accompagnarli verso una gestione consapevole, sicura e competitiva dell’impresa frantoio. Le linee guida, articolate in quattro circolari tematiche, toccano tutti gli aspetti cruciali per il buon funzionamento di un frantoio moderno: dalla sicurezza sul lavoro all’igiene alimentare, dalla tracciabilità alla sostenibilità ambientale, fino agli adempimenti amministrativi e commerciali.
Sicurezza sul lavoro e formazione obbligatoria
Uno dei primi aspetti che è stato esaminato è la sicurezza sul lavoro. Tra le varie indicazioni specifiche FOA ha sottolineato che prima dell’avvio delle lavorazioni, è indispensabile verificare attentamente che impianti e ambienti siano conformi alle normative vigenti.
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) deve essere aggiornato, così come la formazione del personale, che deve rispettare quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 2012.
L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) – quali guanti, scarpe antinfortunistiche, cuffie antirumore – non è solo obbligatorio, ma rappresenta una tutela concreta per chi opera quotidianamente nel frantoio.
Particolare attenzione va riservata agli ambienti chiusi, come le cisterne di raccolta, che devono essere gestiti esclusivamente da personale qualificato e secondo le prescrizioni previste.
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Manutenzioni tecniche e nuovi codici di omologazione
Dal punto di vista tecnico, è necessario effettuare controlli periodici sugli impianti elettrici, di messa a terra, sugli impianti termici e sulle attrezzature di sollevamento, oltre ai dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche. Anche l’inventario aziendale va mantenuto aggiornato, tenendo conto delle novità normative: dal 2024, ad esempio, il contrassegno verde “M” per le bilance è stato sostituito dal codice identificativo M-1, che certifica l’omologazione dello strumento.
Igiene alimentare e manuale HACCP aggiornato
Sul fronte dell’igiene e della sicurezza alimentare, FOA Italia ricorda che ogni variazione aziendale deve essere comunicata tramite SCIA al SUAP comunale. Il manuale HACCP, facendo alcuni esempi pratici, deve essere personalizzato e rivisto in base ai cambiamenti produttivi, mentre i lavoratori devono possedere un attestato valido, anche ottenuto online se previsto dalla normativa regionale. FOA consiglia di affiancare ai controlli ufficiali delle autorità anche verifiche interne periodiche, per garantire un livello costante di qualità e sicurezza.
Tracciabilità della materia prima
La tracciabilità della materia prima rappresenta un altro pilastro fondamentale. FOA Italia invita i frantoi a coinvolgere attivamente i fornitori di olive, documentando le pratiche agricole e garantendo la trasparenza sull’origine e della provenienza del prodotto ricordando che è obbligatorio, per l’olivicoltore che intende vendere la materia prima, costituire/aggiornare il fascicolo aziendale prima della loro commercializzazione. Un tema particolarmente delicato è quello della contaminazione da idrocarburi minerali (MOSH e MOAH), affrontato nelle Linee Guida FOA–Unaprol redatte con il contributo del mondo accademico e disponibili sul sito dell’Università di Bologna. Scarica gratuitamente il testo.
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Comunicazione dei dati e aggiornamenti SIAN
Il Portale SIAN rimane lo strumento di riferimento. Oltre a dare indicazioni su come effettuare eventuali aggiornamenti su chi intende utilizzare la dicitura “estratto a freddo” sul Portale SIAN, il FOA ha evidenziato l’importanza di indicare correttamente le varietà delle olive nei documenti commerciali e nel Registro Telematico, nel caso in cui si intenda riportare tale informazione in etichetta.
Ambiente e gestione delle acque di vegetazione
Sul piano ambientale, il D.Lgs. 152/2006 stabilisce i limiti per gli scarichi industriali e le modalità di trattamento delle acque reflue e meteoriche.
Lo spandimento delle acque di vegetazione (AA.VV.) richiede una comunicazione preventiva al Comune o al SUAP almeno 30 giorni prima. In alcune Regioni sono disponibili modelli aggiornati in base alla normativa nitrati, ed è consigliabile confrontarsi con il proprio agronomo per assicurarsi di rispettare le disposizioni vigenti. Il trasporto deve avvenire con la modulistica regionale e i DDT devono riportare chiaramente il mezzo utilizzato e la destinazione.
Sottoprodotti e sostenibilità della filiera
La gestione dei sottoprodotti, come sanse e foglie, deve essere regolata da contratti scritti con data certa, eventuale valore economico e destinazione d’uso certa. Chi conferisce la sansa a impianti energetici deve aderire a una filiera certificata e presentare una dichiarazione di sostenibilità per ogni lotto ceduto.
Adempimenti amministrativi e commerciali
FOA sottolinea che per la lavorazione conto terzi di olive destinate a produzioni Dop/Igp, è necessario registrare i carichi come “Atto a divenire Dop/Igp”. La cartellonistica dei silos deve essere coerente con le registrazioni SIAN, mentre la classificazione degli oli deve seguire le recenti indicazioni ICQRF. Per quanto riguarda i condimenti aromatizzati, come l’olio al limone o al basilico, l’ICQRF ha in passato chiarito le regole di etichettatura.
Tutta la documentazione commerciale e amministrativa deve essere conservata nei termini di legge.
FOA Italia si rende disponibile per fornire assistenza e chiarimenti, contattando la segreteria al numero 06 48993216 o scrivendo a info@foaitalia.it.









