Nuove norme per la gestione dell’olio di oliva “in attesa di classificazione”

olio di oliva classificazione
I frantoiani dovranno classificarlo secondo le attuali classi merceologiche entro tempi precisi, disposti da una circolare dell’Icqrf che FOA Italia ha spiegato in un apposito webinar

Tutto l’olio di oliva presente in frantoio dovrà essere classificato entro tempi precisi secondo la classificazione attuale basata sulle tre note classi merceologiche:

  • extra vergine,
  • vergine
  • e vergine lampante.

È quanto dispone una circolare del 10 luglio 2025 del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste - Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf). Per spiegare le nuove regole disposte dall’Icqrf sulla classificazione dell’olio di oliva presente in frantoio e chiarire il loro impatto diretto sui frantoiani FOA Italia – Frantoi Oleari Associati ha organizzato un webinar “per la gestione dell'olio in attesa di classificazione”.

Olio oliva “in attesa di classificazione”, cambia normativa

Stefano Pasquazi
Stefano Pasquazi

La nuova normativa nasce dal fatto che da anni Ministero e Icqrf hanno lamentato la presenza nei frantoi di grandissimi quantitativi di olio di oliva a fine campagna che non erano stati classificati, ha introdotto Stefano Pasquazi, coordinatore nazionale di FOA Italia – Frantoi Oleari Associati.

«Finora l’olio di oliva, sia quello proprio sia quello di terzi, cioè tenuto in conto deposito, poteva essere prodotto e tenuto in frantoio in attesa della classificazione. La campagna di commercializzazione inizia per regolamento europeo il 1° luglio e termina il 30 giugno dell’anno successivo. Ad esempio al 30 giugno 2024 in Italia nel portale dell’olio di oliva erano giacenti circa 4.300 tonnellate di olio che ancora dovevano essere classificate, in una campagna olearia caratterizzata da una forte contrazione della produzione a livello mondiale. Per quanto riguarda la campagna 2024-2025, alla data del 31 maggio risultavano in attesa di classificazione circa 3.896 tonnellate».

Mancata classificazione impedisce la tracciabilità

La mancata classificazione di questi notevoli quantitativi di olio di oliva crea diversi problemi, ha spiegato Pascazi.

«In primo luogo non permette al Ministero di quantificare e tracciare la reale produzione degli oli secondo la classificazione attuale, cioè le diverse classi merceologiche: extra vergine, vergine e vergine lampante. Il registro telematico dell’olio d’oliva, istituito con il Dm 23 dicembre 2013 e divenuto operativo il 1° luglio 2015, si legge nella circolare dell’Icqrf, nella forma attuale costituisce un sistema di tracciabilità omogeneo e puntuale della filiera olearia, finalizzato al monitoraggio delle singole movimentazioni che avvengono in ogni stabilimento/deposito. L’esperienza maturata in un decennio di attività di tale strumento ha tuttavia fatto emergere negli oli “in attesa di classificazione” un punto critico nella tracciabilità delle produzioni nazionali. In secondo luogo la mancata classificazione, peraltro richiesta dall’Ue a livello dettagliato, crea dei problemi anche a livello di quotazioni di mercato».

Termini classificazione valgono da presente campagna

Tutti gli operatori compresi gli olivicoltori con produzione  > di 700 Kg
Periodo produzione olio Termine ultimo di CLASSIFICAZIONE Tempi di registrazione
Tempistica Termine ultimo
di registrazione
Entro
il 31 dicembre
10 gennaio entro 6 giorni successivi dalla classificazione 16 gennaio2
per classificazioni effettuale
il 10 gennaio
Dal 1° al 31 gennaio 10 febbraio entro 6 giorni successivi dalla classificazione 16 febbraio3
per classificazioni effettuale
il 10 febbraio
dal 1° febbraio 6 giorni successivi dalla molitura entro 6 giorni successivi dalla classificazione 6 giorni successivi
dalla classificazione4

 

Esclusivamente per  gli olivicoltori con produzione  ≤ di 700 Kg
Periodo produzione olio Termine ultimo di CLASSIFICAZIONE Tempi di registrazione
Tempistica Termine ultimo di registrazione
Entro
il 31 dicembre
10 gennaio entro
il 31 dicembre
max entro
il 10 gennaio
dal 1°
al 10 gennaio
max entro
il 10 febbraio5
Dal 1°
al 31 gennaio
10 febbraio entro
il 31 dicembre
max entro
il 10 febbraio
dal 1°
al 10 febbraio
max entro
il 10 marzo6
dal 1° febbraio 6 giorni successivi dalla molitura entro il mese
di molitura
max entro il 10
del mese successivo
a quello di molitura
entro il 6° giorno del mese successivo a quello di molitura max entro il 10
del mese successivo
a quello di classificazione7

I nuovi termini di classificazione sono stati stabiliti attraverso l’apposita circolare dell’Icqrf e valgono a partire da questa campagna di commercializzazione.

«Per i frantoiani cambia, tuttavia, solo che entro date precise ben illustrate dalla circolare l’olio non ancora classificato dovrà essere classificato. Il resto, cioè le buone consuetudini che i frantoiani hanno già, non cambia. Naturalmente la classificazione di olio di oliva prodotto per terzi e dato subito dopo la molitura all’olivicoltore, che lo porta nel proprio deposito, dovrà essere a carico di questi. In tale caso sarà l’olivicoltore a gestire la tracciabilità di carico e scarico nel proprio registro dell’olio di oliva non destinato all’autoconsumo e quindi a rispettare la tempistica prevista dalle disposizioni previste dalla circolare Icqrf».

Nuove norme per la gestione dell’olio di oliva “in attesa di classificazione” - Ultima modifica: 2025-09-18T08:51:48+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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