Green Carpet toscano: sfilano le 61 star dell’Olio Evo Dop e Igp

olio extravergine toscano
Una produzione da record, una biodiversità che emoziona, una nuova stagione per l’oro verde di Toscana. Ecco come la Selezione 2025 ha acceso i riflettori sulle eccellenze olivicole regionali

C’è un tappeto verde che ogni anno si stende nel cuore della Toscana, e non è fatto d’erba, ma d’olio. Profuma di frantoio, di biodiversità, di storie contadine e di innovazione. È il “green carpet” della Selezione degli Oli Extravergine Dop e Igp della Toscana, giunta all’edizione 2025 con numeri da standing ovation:

  • 61 oli premiati,
  • 47 imprese in gara,
  • e una produzione regionale che raddoppia rispetto al 2023 (+101%).

Un’annata da Oscar (e da olio nuovo)

La cornice è quella del Cinema La Compagnia di Firenze, dove il 16 aprile è andata in scena una vera e propria celebrazione dell’olio. Con una produzione complessiva di 20.000 tonnellate e 2.450 tonnellate di IG imbottigliata (+9%), il comparto olivicolo toscano si mostra in salute. Sotto i riflettori, 5 denominazioni (Chianti Classico Dop, Terre di Siena Dop, Lucca Dop, Seggiano Dop e Toscano Igp) e ben 80 varietà autoctone: una vera “arca verde” della biodiversità italiana.

Tra poesia, panel e pizzaioli: l’olio diventa spettacolo

Ad aprire l’evento, un reading teatrale con il trio Enrichi-Forconi-Santini, tra versi di Neruda e Montale e incursioni poetiche del Chianti. A seguire, gli interventi istituzionali: Eugenio Giani, Stefania Saccardi, Giuseppe Salvini e Francesco Palumbo, a ribadire l’impegno della Regione nel sostenere il settore.

«Sull’olio e l’olivicoltura vogliamo investire ancora di più – ha dichiarato Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana – ed è chiaro che dobbiamo rendere l’olio remunerativo per chi lo coltiva e per chi lo trasforma. Oggi abbiamo premiato oli eccellenti, ma l’appello che vogliamo fare è chiaro: beviamo e compriamo olio toscano. Investire nell’olio significa anche investire nella nostra salute e nel futuro dei territori».

Poi, via alla parte più gustosa: showcooking, storytelling e nuove narrazioni contadine con chef come Gian Piero Fava, Luisanna Messeri, Andrea Perini, e il pizzaiolo visionario Tommaso Vatti. Applausi anche per Lauro Morettini, fondatore del Museo dell’Olio SuprEvo, e per “Enolia”, la kermesse che quest’anno festeggia 25 anni.

Un tuffo nella scienza: quando l’olio va in laboratorio

Se l’olio è cultura, è anche scienza. L’Università di Firenze ha presentato le ultime ricerche sulla NMR (risonanza magnetica nucleare) applicata all’olio evo: in pochi minuti si possono definire cultivar, anno di raccolta e perfino le sensazioni sensoriali (amaro, dolce, piccante). Un passo decisivo verso la tracciabilità e la tutela dell’autenticità.

Progetti che fanno girare l’economia (oltre che le olive)

Sul fronte delle politiche pubbliche, la Regione ha presentato una proposta condivisa per il Piano olivicolo nazionale e lanciato un bando da 70 milioni per la competitività delle aziende agricole. Obiettivo: rafforzare la filiera e intercettare la domanda dei 15 milioni di turisti che ogni anno scelgono la Toscana anche per la sua tavola.

Tra le novità più originali, PizzAgricola: un progetto di economia circolare che trasforma la sansa di oliva (scarto della produzione) in ingrediente per impasti ricchi di polifenoli. La pizza, qui, diventa un manifesto di sostenibilità.

I vincitori? Una Toscana a più voci

Dalla Val di Chiana al Chianti, dalla Maremma al Monte Pisano: i 61 oli selezionati arrivano da ogni angolo della regione. Siena guida la classifica con 21 oli premiati, seguita da Firenze (13), Grosseto (9), Livorno (6), Lucca (4), Pisa e Pistoia (3 ciascuna), Arezzo (2). A ricevere il plauso del pubblico e della giuria anche i vincitori delle categorie “Miglior Biologico”, “Miglior Monocultivar” e “Miglior Packaging”.

Un catalogo internazionale per portare il toscano nel mondo

Tutto questo patrimonio è stato raccolto nel Catalogo della Selezione 2025, disponibile anche online in doppia lingua. Un prezioso strumento di promozione per le imprese, ma anche un invito ai consumatori globali: scegliete l’olio toscano, investite in salute, paesaggio e cultura.

Olio Chianti classico Dop.

E domani? Storie di moderni contadini in cucina

La mattinata si è chiusa con la presentazione del nuovo format di intoscana.it: storie di moderni contadini in cucina. Ogni puntata racconterà la trasformazione di un paniere di prodotti locali in piatti creativi, sotto il segno dell’olio Dop e Igp. Perché la vera eccellenza, in Toscana, è quella che unisce radici profonde e visione futura.

I numeri della selezione 2025

  • Oli selezionati: 61
  • Imprese partecipanti: 47
  • Denominazioni rappresentate: 5 (Chianti Classico Dop, Terre di Siena Dop, Lucca Dop, Seggiano Dop, Toscano Igp)
  • Province con più oli premiati: Siena (21), Firenze (13), Grosseto (9)
  • Superficie a olivo in Toscana: 87.000 ettari (di cui 27.000 bio)
  • Frantoi attivi: oltre 400
  • Produzione complessiva 2024: 20.000 tonnellate (+101%)
  • Produzione IG imbottigliata: 2.450 tonnellate (+9%)
  • Premi speciali: Miglior Biologico, Miglior Monocultivar, Miglior Packaging
Green Carpet toscano: sfilano le 61 star dell’Olio Evo Dop e Igp - Ultima modifica: 2025-04-17T15:44:49+02:00 da Barbara Gamberini

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