Gestione del suolo dell’oliveto per la primavera in arrivo

gestione del suolo oliveto
La gestione del suolo e l’inerbimento dell’oliveto sono aspetti importanti per la corretta gestione e disponibilità di acqua e nutrienti

Il mantenimento del suolo coperto da vegetazione è una pratica che sempre di più viene favorita dalle nuove politiche europee in tema di clima e ambiente. Anche da punto di vista agronomico risulta una pratica chiave per la riduzione del depauperamento del terreno e della sua struttura, migliorando la biodiversità del sistema oliveto.

I dubbi sull’inerbimento

Ciò che spesso causa dubbi sulla pratica dell’inerbimento è rappresentato dalla competizione che si viene a creare per risorsa idrica e nutrizionale, con il rischio di riduzioni sia dal punto quantitativo che qualitativo dei frutti. Nella nostra penisola abbiamo situazioni pedoclimatiche varie per cui è necessario attuare una corretta gestione del suolo per soddisfare le esigenze della pianta senza avere ripercussioni sulla produttività.

Tipologie di inerbimento

Ad esempio, facendo riferimento alla tipologia di inerbimento naturale, sfruttando le essenze che naturalmente colonizzano il terreno senza dover seminare nulla, è importante effettuare sfalci o trinciature del cotico erboso considerando lo stadio fenologico della pianta (ad esempio fioritura e allegagione) e anche lo sviluppo delle essenze erbacee. Nel caso di inerbimenti artificiali, è importante scegliere miscugli di essenze erbacee (graminacee e leguminose) considerando la tipologia di terreno e le sue caratteristiche nutrizionali.

Per oliveti giovani, da poco impiantati, è importante invece ridurre al massimo la competizione idrica e nutrizionale. In questi casi, è consigliabile mantenere il terreno sotto la fila pulito attraverso lavorazioni meccaniche localizzate.

Alcuni vantaggi dell’inerbimento:

  • Maggiore vitalità del suolo con aumento di micro e macro organismi;
  • riduzione dei fenomeni erosivi;
  • migliore infiltrazione dell’acqua anche negli strati più profondi;
  • miglioramento delle caratteristiche fisiche e chimiche del terreno;
  • aumento della disponibilità idrica;
  • aumento delle disponibilità dei nutrienti.

Lavorazione superficiale

Parlare di inerbimento non vuol dire che effettuare una lavorazione sia sbagliato. Ovviamente vanno considerate le modalità con cui queste sono svolte. Ad esempio, in ambienti in cui l’olivo è gestito in asciutto possono essere effettuate delle lavorazioni superficiali (10-15 cm), anche occasionali, nel periodo primaverile per favorire l’immagazzinamento di acqua e ridurre la risalita capillare.

Criticità

Nelle regioni più siccitose del centro-sud Italia si possono avere delle difficoltà di applicazione dell’inerbimento, principalmente per motivi di competizione della risorsa idrica che vanno a interferire sulla resa produttiva dell’impianto.


Leggi anche: L’inerbimento migliora le proprietà del suolo

Gestione del suolo dell’oliveto per la primavera in arrivo - Ultima modifica: 2024-02-26T10:33:39+01:00 da Barbara Gamberini

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome