Superintensivo, efficienza e risparmio idrico
Un confronto tra l’irrigazione a goccia tradizionale e quella con tecnica PRD che interessa solo una parte delle radici: questa tecnica non ha mostrato significativi effetti sull’attività vegeto-produttiva nè sui parametri fisiologici
Potatura, self cutting. La sfida del terzo millennio
È una potatrice radio comandata da terra con spostamento su cingoli. Si muove meglio su pendenze superiori al 25% garantendo sicurezza all’operatore. Così, forse, si può scongiurare l’abbandono di aree marginali
Con Carbon footprint la filiera è ecosotenibile
Si controlla la CO2 emessa e rimossa durante la produzione. Così l’azienda Monini ha partecipato al programma del ministero per la valutazione dell’impronta ambientale. Il motto è: restituire alla terra quello che ha dato
Estate calda, mosca ko. E la qualità ci guadagna
Ma non bisogna cantare vittoria, c’è il rischio di attacchi tardivi: raccogliere le olive ai primi segnali di ripresa dell’infestazione. Occhio alle lesioni da vento
e da grandine sui frutti che possono favorire la diffusione di infezioni fungine
Polli nell’oliveto, anche l’ambiente ci guadagna
Grazie alla consociazione con l’allevamento l’impatto della coltivazione dell’olivo si riduce quasi a zero: concimazione e al diserbo vengono “effettuati” dagli animali. E così si risparmia pure sul consumo di suolo
Ambiente, così influisce sulle proprietà dell’olio
L’effetto del territorio sui requisiti chimici e sensoriali è stato studiato in tre areali della provincia di Sassari sulla cultivar Bosana. È la composizione in acidi grassi a risentire maggiormente del clima in cui il frutto si è sviluppato
Olive, tempo di raccolta
Quando, come e con quali attrezzature intervenire
Gramolazione, tanti vantaggi con gli ultrasuoni
Sono tra le tecnologie definite “emergenti”. Un prototipo, il sono-exchanger, è stato sperimentato nel trattamento della pasta da olive: il risultato è un extravergine ad elevato valore nutrizionale e a ridotto impatto ambientale
Il ritorno dell’olivo in Emilia
Frutto di uno studio poliennale eseguito nei territori collinari delle province occidentali della regione Emilia-Romagna, emerge un quadro di buon potenziale per lo sviluppo di un’olivicoltura di qualità, in grado di tipicizzare il prodotto e ridare fiato ad un’economia agricola in difficoltà Necessario predisporre un vasto servizio di supporto tecnico e agronomico agli olivicoltori della zona.