Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad una sempre più marcata necessità di produrre energia da fonti rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica dei processi al fine di ridurre l’impatto ambientale. Nella stessa ottica è sempre più incentivato il riutilizzo dei sottoprodotti come materie prime seconde nell’ambito dell’economia circolare.
Efficienza energetica e sostenibilità nel settore agroalimentare
Considerando solo l’UE-27, l’agroalimentare rappresenta uno tra i più importanti settori energivori con circa il 26 % del consumo energetico finale totale, di cui un terzo destinato al settore agricolo (compresa la coltivazione e l’allevamento), il 28 % alla trasformazione alimentare e la parte rimanente alla logistica, al confezionamento e alla fase di fine vita (compreso lo smaltimento finale dei rifiuti alimentari) (EC-JRC, 2015).
Nel settore agroalimentare, le azioni intraprese per una transizione verso una produzione maggiormente sostenibile hanno comportato sia l’ottimizzazione dell’uso delle risorse sia l’aumento dell’uso di energia rinnovabile. L’obiettivo è quello di produrre di più utilizzando meno energia. A tal proposito, uno dei principi centrali della produzione sostenibile è il miglioramento del rapporto tra input energetici e output desiderati, ovvero incrementare l’efficienza energetica del processo produttivo.
L’industria dell’olio evo: un settore strategico per il bacino Mediterraneo
Il tipico impianto di estrazione è composto da una serie di macchine interconnesse che eseguono un processo di cinque fasi principali:
- lavaggio delle olive;
- frangitura,
- condizionamento delle paste,
- estrazione dell’olio
- e, infine, separazione dell’olio dalle acque di vegetazione.
L’organizzazione e la tempistica di ciascuna fase del processo di estrazione variano da un luogo all’altro nel mondo, a seconda di fattori che vanno dalle politiche governative sullo smaltimento dei rifiuti, alle capacità orarie del frantoio e, soprattutto nel caso dei piccoli produttori, alla necessità di effettuare la lavorazione in lotti.
Impianti oleari, gestione partitaria e continua
Le possibili configurazioni degli impianti oleari prevedono due tipi di gestione:
- gestione partitaria: frantoi industriali di piccola/media capacità oraria, con gramole disposte in parallelo per la lavorazione in lotti delle olive;
- gestione continua: frantoi industriali di grande capacità oraria, con lavorazione continua con gramole disposte in serie o parallelo. (…)
Pianificazione energeticamente efficiente per frantoi
La programmazione ottimizzata dei processi, tuttavia, può ridurre i costi energetici nel breve termine, con pochi investimenti. In materia di buona gestione nei processi di produzione, sono noti i potenziali benefici della pianificazione energeticamente efficiente (EES – Energy-Efficient Scheduling) che rappresenta uno strumento idoneo per migliorare la sostenibilità, sia in generale che in termini di efficienza energetica (Gahm et al., 2016).
Analisi del consumo energetico negli impianti oleari
Un’azione preliminare di fondamentale importanza per l’identificazione di strategie di ottimizzazione del processo di estrazione è un’attenta analisi dell’energia consumata nelle varie fasi di lavorazione. L’analisi dei processi di estrazione, sia partitario, sia continuo, deve mirare ad identificare i principali fattori che concorrono al consumo energetico e le possibili misure per una buona gestione del frantoio per ridurre gli sprechi energetici.(…)
L’articolo completo è disponibile per i nostri abbonati su Olivo e Olio n. 5/2024
Sfoglia l’edicola digitale
e scopri di più sulle formule di abbonamento a Olivo e Olio