6,5 miliardi di euro per il miglioramento delle infrastrutture irrigue e la costruzione di nuovi invasi e per lo sviluppo dell’agricoltura sostenibile. È quanto prevede per il settore agricolo italiano la bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), cioè la “traduzione” italiana del Recovery Plan (altrimenti detto Next Generation Eu), su cui sta lavorando il governo Draghi.
Si tratta di risorse importanti per la ripresa post-pandemia del settore primario italiano e quindi anche del comparto olivicolo-oleario. È stato questo il tema del secondo appuntamento, curato da Unaprol - Consorzio olivicolo italiano, della serie di incontri di approfondimento sul tema dell’olio organizzati in occasione della 29ª edizione del concorso nazionale Ercole Olivario, il prestigioso concorso dedicato alle eccellenze olearie italiane.
Recovery Plan investimenti per comparto olivicolo-oleario
«L’olivo è una delle colture che più rappresentano l’identità del nostro Paese – ha introdotto Nicola Di Noia, direttore generale di Unaprol-Consorzio olivicolo italiano e AD della Fondazione Evoo School –.
Per questo è necessario sostenere gli investimenti per dare futuro a un comparto strategico, puntando sul 100% italiano. In quest’ottica i contratti di filiera sono uno strumento prezioso per una più equa ripartizione del valore, per rendere più moderni e competitivi i nostri impianti e per consolidare i rapporti tra olivicoltori e trasformatori.
Il Recovery Plan anche per questo è un’occasione imperdibile, perché può contribuire al rilancio di tanti territori dal punto di vista produttivo, economico e occupazionale. Unaprol e Coldiretti, insieme a Filiera Italia, saranno protagonisti nelle proposte progettuali che potranno portare fino a un milione di nuovi posti di lavoro nel settore agroalimentare italiano».
6,5 miliardi di euro per l’agricoltura italiana
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha puntualizzato Alessandro Apolito, Responsabile Ufficio Economia circolare, assicurazioni e contrattualistica di filiera - Confederazione nazionale Coldiretti, è articolato in sei aree tematiche strutturali di intervento: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.
«All’interno di questo complesso piano di ripresa, che poggia da un lato sulle riforme strutturali e dall’altro sugli investimenti, per risorse europee pari a 210 miliardi di euro, la bozza del governo Draghi prevede 6,5 miliardi di euro per investimenti in agricoltura: 4 miliardi di euro per il miglioramento delle infrastrutture irrigue e la costruzione di nuovi invasi, quindi per la salvaguardia della sempre più preziosa risorsa acqua, e 2,5 miliardi di euro per lo sviluppo dell’agricoltura sostenibile e in particolare per i contratti di filiera e di distretto, per la costruzione di parchi agrisolari e per il miglioramento della logistica e della capacità di stoccaggio e immagazzinamento delle filiere agroalimentari».
Ebbene, ha sostenuto Apolito, «il comparto dell’olio extravergine di oliva è strategico per la ripartenza del Paese. Per questo le risorse del Recovery Plan, dovranno essere utili per accompagnare gli investimenti delle imprese. Sostenibilità, competitività, export, distintività: sono le parole chiave per dare prospettiva all’autentico olio extravergine di oliva italiano a livello nazionale e mondiale».