Bosco Monini, per studiare in Toscana l’interazione fra api, olivi e uomo

bosco monini
Uno degli hotspot per l'insediamento di api ideato per valutare il legame tra olivicoltura biologica e integrata e benessere ambientale
Al via un innovativo progetto di ricerca promosso da Monini e LifeGate, in collaborazione con l'Università di Bologna, per valutare il legame tra olivicoltura biologica e integrata e benessere ambientale

Preziose aiutanti dell’uomo nella produzione alimentare – da loro dipende circa il 75% delle colture alimentari – ma anche straordinarie sentinelle ambientali, la cui sofferenza rappresenta un segnale d’allarme per la salute del pianeta Terra: sono le api, protagoniste di un innovativo progetto di ricerca che viene promosso da Monini e LifeGate, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, e si svolge operativamente in un vasto territorio della Toscana.

Progetto sulle api nel Bosco Monini

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Allestimento di un hotspot per l'insediamento di api

Lo studio, partito a marzo 2022, ha un duplice obiettivo: monitorare l’ambiente e valutare empiricamente l’impatto della produzione agricola (biologica o integrata) sulla biodiversità, analizzando la qualità della vita e la stabilità/crescita/diminuzione della popolazione di diverse specie di impollinatori, sentinelle appunto dello stato di benessere del territorio.

La ricerca prevede in particolare la creazione di tre hotspot (un insediamento di api mellifere, un insediamento di api selvatiche, un insediamento di due “Bee hotel” per altri insetti come farfalle e coccinelle) all’interno della Tenuta Perolla, un terreno in Toscana di proprietà dell’azienda olivicolo-olearia Monini, integralmente riqualificato e in parte bonificato, nonché cuore di Bosco Monini, uno dei progetti portanti del piano di sostenibilità “A Hand for the Future”. Infatti l’azienda Monini si è posta l’obiettivo di creare, entro il 2030, un polmone verde in Italia da un milione di olivi, coltivati secondo tecniche di agricoltura integrata e biologica. Un progetto che prevede un investimento di 20 milioni di euro e che vuole rappresentare un modello per un nuovo tipo di olivicoltura, sostenibile sotto il profilo produttivo e appunto ambientale.

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L’agricoltura “amica” delle api guarda al futuro

«La salvaguardia delle api – spiega Maria Flora Monini, alla guida dell’azienda assieme al fratello Zefferino – è un impegno che ci sta particolarmente a cuore, perché siamo consapevoli che la loro sorte si intreccia profondamente con quella del nostro ambiente e della nostra salute. Solo un’agricoltura “amica” delle api può dirsi capace di guardare al futuro. Per questo, nel 2018, abbiamo deciso di scendere concretamente in campo al loro fianco. Dopo aver raggiunto, e ampiamente superato, l’obiettivo di adottarne un milione, abbiamo scelto di sostenere la ricerca scientifica per valutare la vita di questi insostituibili impollinatori negli oliveti biologici del Bosco Monini, un habitat capace di garantire la tutela della biodiversità».

Interazione tra impianto di olivi ed ecosistema ricreato

Monini beehotel
Uno dei due Bee hotel installati a Bosco Monini per ospitare gli insetti impollinatori

Nei prossimi mesi si procederà con monitoraggi costanti (osservazione, conteggio, analisi chimico/fisiche del polline e dei terreni) per restituire una prima fotografia dello stato di benessere del territorio, ma anche creare una mappa della biodiversità e verificare l’interazione positiva tra l’impianto degli olivi e l’ecosistema ricreato.

«Il nostro obiettivo – conclude Lajal Andreoletti, Responsabile progetti ambientali di LifeGate – è unire gesti concreti, come il progetto promosso insieme a Monini, alla ricerca scientifica e alla sensibilizzazione della società civile, forti della consapevolezza che ognuno di noi, con le proprie scelte quotidiane, può fare la differenza anche per questi piccoli insetti così fondamentali per la nostra sopravvivenza».

Bosco Monini, per studiare in Toscana l’interazione fra api, olivi e uomo - Ultima modifica: 2022-06-08T08:45:52+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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