Novixgen, Omibreed e Rigenera sono tre progetti di ricerca sul batterio Xylella fastidiosa (Xf) attualmente in sviluppo in Italia. I loro contributi nella lotta contro il pericoloso batterio sono stati presentati nel convegno “Lo stato della ricerca sulla Xylella fastidiosa” organizzato dal Gal Sud Est Barese a Polignano a Mare (Ba).
Novixgen
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“Novixgen - Nuove prospettive di sviluppo per l’olivicoltura italiana attraverso la valorizzazione della biodiversità e la selezione di materiale genetico d’olivo tollerante/resistente a Xylella fastidiosa subsp. pauca ST53 e azioni mirate a prevenire il possibile impatto sulla viticoltura” è un progetto che è stato avviato nel 2023 e si concluderà nel 2027: coinvolge sette centri Crea, Università di Bari, di Napoli e del Salento e Istituto di genomica applicata e studia due specie importanti, olivo e vite, ha introdotto Elena Santilli, ricercatrice del Crea - Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Rende (Cs) e coordinatrice del progetto.
«Risultati attesi dal progetto sono:
- la selezione di nuovi genotipi tolleranti/resistenti a Xylella fastidiosa subsp. pauca ST53 (Xfp),
- la comprensione dei meccanismi di interazione pianta-patogeno,
- lo sviluppo di un programma di breeding dedicato allo sviluppo di linee resistenti al batterio per aumentare la biodiversità olivicola e viticola, contrastando l’erosione genetica e introducendo resilienza nell’agro-ecosistema pugliese per la rigenerazione dell’olivicoltura e a supporto della viticoltura».
Omibreed
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“Omibreed - Caratterizzazione e valorizzazione dell’agrobiodiversità attraverso approcci multiomici e di next generation breeding per la resistenza a Xylella fastidiosa” (2023-2026) è un progetto che mira a consolidare le ricerche sulla resistenza genetica a Xylella fastidiosa nelle colture di interesse mediterraneo più minacciate da questa emergenza fitosanitaria: per subsp. pauca ceppo ST53 su olivo, per subsp. fastidiosa ceppo ST1 su ciliegio, per subsp. multiplex ceppi ST87 e ST26 su mandorlo.
«Il piano sperimentale del progetto – ha sottolineato Maria Saponari, ricercatrice del Cnr-Istituto per la protezione sostenibile delle piante di Bari, che lo coordina – è sfruttare, quindi, gli investimenti di precedenti progetti (ResiXo, XFactors, PonTE) e sviluppare sinergie con i progetti in corso (Bexyl, Reach-XY). Il progetto Omibreed si basa, in linea con le politiche di ricerca europea, su un partenariato costituito da enti di ricerca con competenze multidisciplinari (Politecnico di Bari, Università di Perugia, Palermo e Ancona e quattro Istituti del Cnr), con il coinvolgimento attivo di diversi portatori di interesse, presupposto per un efficiente piano di trasferimento e divulgazione, oltre che uno strumento fondamentale di indirizzo della ricerca verso le reali necessità degli agricoltori».
Rigenera
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La realizzazione di una struttura (facility) nazionale per lo screening varietale e per azioni di miglioramento genetico volti alla selezione e alla caratterizzazione di una nuova generazione di piante di interesse agrario resistenti/tolleranti a Xfp. Questo è l’obiettivo finale del progetto “Rigenera - Approcci integrati per il miglioramento genetico, la selezione e l’ottenimento di materiali vegetali resistenti a Xylella fastidiosa”. Progetto di cui è responsabile scientifico Cinzia Montemurro, docente di Genetica agraria del Dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Disspa) dell’Università di Bari.
«Il progetto Rigenera, che è partito a gennaio 2023 e si concluderà a dicembre 2027, vede la partecipazione, oltre che del Disspa, di Crea - Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura e Crea - Genomica e Bioinformatica, Centro di ricerca, sperimentazione e formazione in agricoltura Basile Caramia, Dipartimento di scienze e tecnologie biologiche e ambientali dell’Università del Salento e Cnr - Istituto di bioscienze e biorisorse (Ibbr di Bari e Perugia). Le attività che stiamo svolgendo riguardano:
- screening della biodiversità olivicola in territori colpiti da Xfp,
- caratterizzazione dei meccanismi di resistenza a Xfp in olivo,
- caratterizzazione della risposta a Xfp in altre specie vegetali,
- miglioramento e innovazione delle tecniche di screening varietale in olivo,
- costituzione della facility nazionale dei materiali vegetali di interesse agrario resistenti a Xfp».
Gli approfondimenti saranno disponibili
sui nostri periodici Terra e Vita e Olivo e Olio