Xylella fastidiosa, priorità fitosanitaria per l’agricoltura europea

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Il batterio è il primo della lista dei venti organismi nocivi da quarantena che sono stati dichiarati prioritari dalla Commissione Ue. Una lista compilata con una nuova metodologia per stimare l’impatto economico, sociale e ambientale della diffusione di queste avversità sul territorio europeo

La Commissione ha pubblicato la scorsa settimana un elenco di 20 organismi nocivi prioritari, tra cui batterio Xylella fastidiosa, coleottero giapponese, tarlo asiatico del fusto, malattia di inverdimento degli agrumi e macchia nera degli agrumi.

Si tratta di fitopatie e parassiti, di recente introduzione sul territorio europeo, che hanno il più grave potenziale impatto economico, ambientale e sociale sul territorio dell’Ue, e le cui conseguenze si sono già in parte manifestate negli ultimi anni: tra gli esempi più evidenti quello del batterio Xylella fastidiosa, la cui diffusione nel sud della Puglia ha colpito oliveti anche centenari, o quello del coleottero giapponese la cui diffusione sta causando danni sempre più evidenti nel settore della frutticoltura.

Vytenis Andriukaitis
Vytenis Andriukaitis

Vytenis Andriukaitis, Commissario per la Salute e la sicurezza alimentare, ha accolto con favore l’adozione di tale elenco e ha dichiarato: «La sanità delle piante è stata una priorità del mio mandato negli ultimi cinque anni. Sono quindi particolarmente lieto di poter lasciare in eredità anche questa definizione di priorità, che aiuterà l’UE e gli Stati membri a migliorare la preparazione e l’adozione di azioni tempestive contro organismi nocivi per le piante molto pericolosi e contribuirà al Green Deal europeo proteggendo la nostra biodiversità, gli ecosistemi naturali e l’agricoltura dell’Ue».

L’inclusione di questi organismi nocivi nell’elenco degli organismi nocivi prioritari dell’Ue comporta obblighi per gli Stati membri in merito a campagne di informazione, indagini rafforzate, piani di emergenza, piani di simulazione e piani d’azione per l’eradicazione.

La metodologia per misurare
l’impatto degli organismi da quarantena

Per ottimizzare le misure di intervento, normative e finanziarie, contro i rischi fitosanitari derivati da organismi nocivi introdotti nell’Ue, è importante quantificare i danni potenziali di questi organismi estranei.

Per questo, la lista delle venti priorità della commissione Ue è stata stilata attraverso sulla base della valutazione effettuata dal Centro comune di ricerca (Joint research centre, JRC) della Commissione utilizzando una nuova metodologia per la valutazione del rischio.

Emilio Rodriguez Cerezo, vicedirettore dell’unità di Economia agraria nel JRC, spiega: «Abbiamo progettato una metodologia per supportare la classificazione del rischio degli organismi nocivi da quarantena, grazie alla quale possiamo ora stimare il potenziale impatto degli organismi nocivi da quarantena sull’economia, sulla società e sull’ambiente. Lo strumento integra in un unico indicatore le stime delle perdite di produzione, degli impatti sugli scambi, sull’occupazione e altri indicatori socio-economici; abbiamo anche creato indicatori per dimensioni meno tangibili, come gli impatti sul paesaggio e sul patrimonio culturale e sulla biodiversità e i servizi eco-sistemici».

Il nuovo indicatore testato su Xylella

Secondo la nuova metodologia il batterio Xylella fastidiosa è l’organismo nocivo dal maggiore impatto potenziale sulle colture agricole europee; del resto il batterio, con le sue differenti subspecie può colpire un ampio spettro di piante di interesse agrario, oltre all’olivo.

Nello scenario, ipotizzato dal JRC, in cui il batterio si diffondesse in tutta la Ue, potrebbe causare perdite di produzione annuali pari a 5,5 miliardi di euro, andando a colpire il 70% del valore della produzione Ue degli olivi più vecchi (che hanno più di 30 anni) e il 35 % del valore di produzione delle piante più giovani.

Il danno riguarderebbe elevate percentuali delle produzioni di agrumi (11%), di mandorle (13%) e infine l’1-2% della produzione vitivinicola. Sarebbero inoltre a rischio i quasi 300.000 posti di lavoro attualmente connessi a queste produzioni.

Xylella fastidiosa, priorità fitosanitaria per l’agricoltura europea - Ultima modifica: 2019-10-14T17:12:02+02:00 da Barbara Gamberini

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