In Puglia i prezzi dell’olio extravergine di oliva all’ingrosso si mantengono bassi, anzi sono in ulteriore, sia pur leggero, assestamento (cioè calo) rispetto alla settimana scorsa. Secondo quanto comunica la Commissione Olio della Borsa merci della Camera di Commercio di Bari, i prezzi rilevati martedì 16 novembre u.s. (giornata settimanale di mercato dell’olio) e riferiti alla fase di contrattazione tra produttore e mediatore/grossista/rivenditore, erano pari a 4,10 €/kg per l’extravergine con acidità max 0,4% e a 3,70 €/kg per l’extravergine con acidità max 0,8%, calcolati franco partenza/arrivo e Iva esclusa (merce grezza alla produzione). La settimana scorsa (9 novembre) tali prezzi erano pari rispettivamente a 4,20 e 3,80 €/kg.
Comparto in crisi, non solo per prezzi all'ingrosso dell'olio
Sulla difficile situazione del comparto olivicolo-oleario, segnato, oltre che dai bassi prezzi all'ingrosso, dalle basse rese dell’annata in corso (sebbene più elevata rispetto a quelle dell’annata 2020-2021) a causa delle gelate primaverili e della siccità primaverile-estiva, dall’aumento dei costi di produzione, dalla difficoltà di reperire manodopera per la raccolta delle olive, dalle speculazioni e dai furti di olive e di olio, intervengono le organizzazioni agricole.
Coldiretti: aiuti a stoccaggio e controlli contro speculazioni
I prezzi dell’olio extravergine di oliva sono in calo in Puglia nonostante l’eccellente qualità. Agricoltori e frantoiani sono in crisi, per cui vanno attivati tempestivamente aiuti allo stoccaggio e controlli mirati contro le speculazioni. È quanto ha ribadito Coldiretti Puglia (che sul tema dei prezzi bassi era già intervenuta nei giorni scorsi per voce del presidente regionale Savino Muraglia) nel corso dell’audizione in IV commissione consiliare al Consiglio regionale della Puglia, convocata dal presidente Francesco Paulicelli, a cui ha partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia.
«L’andamento dei prezzi di olive e olio è inaccettabile, è l’ennesimo colpo alla liquidità delle imprese – ha dichiarato Carlo Barnaba, vicepresidente di Coldiretti Bari –. Perciò chiediamo alla Regione Puglia sostegni mirati allo stoccaggio privato dell’olio, attivando anche rapporti tempestivi con l’Associazione bancaria italiana per fare in modo che le banche intervengano con tassi agevolati, in modo da dare respiro agli olivicoltori e ai frantoiani. Nel lungo periodo sollecitiamo che, nel dibattito nazionale sulla Pac e il Psr, la Regione Puglia si imponga affinché vengano destinati importanti sostegni all’olivicoltura, anche in vista della perdita dei titoli storici».
Cia: un tavolo di crisi regionale per trovare soluzioni
Il mercato dell’olio extravergine di oliva è bloccato al ribasso, denuncia Raffaele Carrabba, presidente di Cia Agricoltori Italiani della Puglia. «Chi ha necessità di vendere le olive al più presto, e si tratta della stragrande maggioranza degli olivicoltori che hanno la necessità di recuperare almeno in parte gli ingenti costi sostenuti, è costretto a cederle a 35-40 euro al quintale, mentre l’olio extravergine d’oliva ha una quotazione che oscilla fra i 3,70 euro e i 4 euro al litro. La qualità dell’extravergine appare eccellente in tutta la Puglia, dove la mosca delle olive quest’anno non ha causato danni, ma la resa quantitativa è bassa soprattutto nel Barese e nella provincia di Barletta-Andria-Trani, territorio nel quale si registra il 12-13% di resa (12-13 kg di olio per ogni 100 chilogrammi di olive) contro una media degli ultimi anni del 15-16%. Riteniamo perciò che sia urgente la convocazione, da parte della Regione Puglia, di un tavolo di crisi per trovare soluzioni e misure attraverso le quali aiutare le aziende olivicole pugliesi, oberate da tante difficoltà, ad andare avanti».