Alcuni economisti agrari del Dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Disspa) dell'Università di Bari e di Sinagri, spin off dell’Università di Bari, analizzando il database della Italian Farm Accountancy Data Network, hanno stimato il danno economico causato da Xylella fastidiosa subsp. pauca ceppo ST53 (Xfp) nel comparto olivicolo pugliese. Dal confronto fra il quinquennio 2008-2012 e il quinquennio 2017-2021 sono emerse una perdita di redditività di 132 milioni di euro/anno e una perdita di oltre un milione di ore di lavoro/anno. Sicuramente la stima, che peraltro, basandosi su un database relativamente limitato, non considera la perdita di valore patrimoniale, i danni ambientali, paesaggistici ecc., non è perfetta. Ma, dopo anni di stime “a sensazione”, è la prima eseguita basandosi su dati reali. Questo studio ha dato origine a una pubblicazione sulla rivista Plant Pathology della British Society for Plant Pathology (BSPP).
Danni da Xylella, stima dell’Università di Bari
Come è noto, la rapida diffusione di Xfp nel Salento (Puglia meridionale) ha causato ingenti danni socio-economici alla filiera dell'olio d'oliva. La ricerca dell’Università di Bari ha valutato l'impatto di Xfp su variabili economiche e sociali selezionate utilizzando un approccio controfattuale. I ricercatori hanno applicato il propensity score matching e lo stimatore difference-in-difference a un campione di aziende olivicole del panel Italian Farm Accountancy Data Network.
La Farm Accountancy Data Network (FADN), cioè la Rete di Informazione Contabile Agricola (RICA), è uno strumento dell'Unione europea finalizzato all'esplorazione della situazione economica agricola europea e alla programmazione/valutazione della Politica agricola comune (Pac). Il sistema informativo della RICA italiana (Italian Farm Accountancy Data Network) è più articolato di quello europeo e può soddisfare le esigenze conoscitive non solo a livello aziendale ma anche a livello territoriale per scopi scientifici e/o di programmazione settoriale.
Confronto fra i quinquenni 2008-2012 e 2017-2021
Lo studio ha confrontato i risultati delle aziende olivicole interessate dall'invasione di Xfp prima (2008-2012) e dopo (2017-2021) con un gruppo di controllo non interessato da Xfp.
I risultati hanno mostrato che la performance socio-economica delle aziende olivicole del Salento è inferiore a quella delle aziende non interessate al di fuori della regione, ma paragonabile a quella delle aziende olivicole interessate in modo simile. Per quanto riguarda l'impatto economico di Xfp, il margine operativo lordo ha avuto una riduzione di circa 837 € per ettaro, indicando una diminuzione della redditività, pari a una perdita totale di 132 milioni di €/anno nell'area infetta.
Anche gli indicatori sociali hanno mostrato gli effetti di Xfp, evidenti nella riduzione delle ore di lavoro totali e delle unità di lavoro impiegate nelle aziende olivicole del Salento. La diminuzione è stata di 7 h/ha, con una conseguente perdita totale di 1.050.000 h nell'intera area infetta in Puglia (circa 150.000 ha).
Questi risultati hanno implicazioni politiche, perché possono aiutare i decisori politici a stabilire un budget di compensazione per gli olivicoltori pugliesi colpiti da Xfp. L'identificazione di una compensazione equa è fondamentale per fornire supporto finanziario e tecnico finalizzato ad aiutare gli agricoltori a convertire le loro colture o ad adottare pratiche agricole alternative.