A partire dalle prime segnalazioni di cascola verde delle olive nel territorio della pedemontana veneta nel 2017, il fenomeno ha progressivamente interessato la quasi totalità delle aree olivicole del Nord Italia, causando gravi decrementi produttivi.
Nei diversi areali si sono verificate perdite consistenti, che in alcuni casi hanno interessato la totalità della produzione dell’annata.
In una prima fase le motivazioni della cascola anomala vennero attribuite al verificarsi di condizioni ambientali sfavorevoli. In seguito, grazie al contributo di tecnici ed esperti del settore, un’ipotesi maggiormente condivisa indicava, fra le cause, la recrudescenza di patologie fungine a carico della drupa.
Queste due ipotesi, tuttavia, non sono apparse del tutto esplicative del fenomeno, in quanto, malgrado le diversità fra gli areali di diffusione dell’olivo nel Nord Italia, la sintomatologia è sempre apparsa comune; inoltre, l’impiego di fitofarmaci preventivi e curativi, notoriamente adeguati al contenimento di diverse patologie fungine, in nessun caso si sono mostrati efficaci.
Sintomi e varietà interessate
Il quadro sintomatologico della cascola verde si manifesta con caduta anomala e anticipata delle olive, in prevalenza verdi o con macchie necrotiche (foto 1). La resistenza dell’oliva al distacco si riduce notevolmente, tanto che è sufficiente un leggero stimolo esterno per determinare la caduta dei frutticini.
A partire dalla fase di post-allegagione e via via fino all’epoca di pieno indurimento del nocciolo il fenomeno della cascola si amplifica e si protrae fino ad interessare, in molti casi, l’intero ammontare delle olive presenti sugli alberi.
Un’osservazione più approfondita delle olive colpite, mediante dissezione radiale, evidenzia la presenza di necrosi all’interno dei tessuti dell’endocarpo, con devitalizzazione dell’embrione in formazione (foto 2).
Sopraggiunto il pieno indurimento del nocciolo, la cascola verde rallenta sensibilmente.
Tra le varietà coltivate in Lombardia troviamo principalmente Frantoio, Casaliva e Leccino. Fra queste si riscontra un’incidenza più marcata della cascola verde su Leccino, arrivando a colpire anche la totalità delle drupe. Tuttavia anche su Frantoio e Casaliva si sono registrati danni ingenti mentre alcuni alberi afferenti a varietà di minor diffusione hanno manifestato danni all’apparenza più contenuti.
Cimice asiatica, causa o coincidenza?
Analizzando l’espansione della cimice dalle regioni olivicole del Nord-Est a quelle del Nord-Ovest è apparsa subito evidente la corrispondenza spazio-temporale tra la sua colonizzazione e la parallela diffusione del fenomeno della consistente cascola precoce delle olive.
Per chiarire l’eventuale rapporto di causa-effetto si è ritenuto indispensabile realizzare una sperimentazione mirata che confortasse o meno l’ipotesi di una possibile relazione, diretta o indiretta, tra attività trofica di Halyomorpha halys e tale cascola anomala delle olive.
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