Sputacchina, partito monitoraggio volontario del vettore del batterio Xylella

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Il primo obiettivo dell'iniziativa promossa da Infoxylella è realizzare un sistema capillare di monitoraggio degli stadi di sviluppo della sputacchina per migliorare l’efficienza della lotta alle popolazioni del vettore individuando il momento più corretto per intervenire con le lavorazioni dei terreni (nella foto di Angela Coti stadi giovanili di sputacchina)
Per il monitoraggio volontario della sputacchina nel giro di pochi giorni si sono resi disponibili già circa 80 volontari, anche da Basilicata e Toscana

Lo scorso fine settimana (27-28 marzo) è partito il monitoraggio volontario della sputacchina (Philaenus spumarius), il principale vettore della Xylella fastidiosa in Puglia.

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Mappa dei volontari al 28 marzo

Si tratta di una iniziativa dal basso promossa da Infoxylella nell’ambito della strategia di contrasto dell’epidemia di Xylella, in collaborazione con il Cnr-Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp-Cnr), il Centro di ricerca, sperimentazione e formazione in agricoltura “Basile Caramia” (Crsfa) e l’Associazione regionale pugliese tecnici e ricercatori in agricoltura (Arptra).

Il suo primo obiettivo è realizzare un sistema capillare di monitoraggio degli stadi di sviluppo della sputacchina per migliorare l’efficienza della lotta alle popolazioni del vettore individuando il momento più corretto per intervenire con le lavorazioni dei terreni.

Monitoraggio sputacchina, disponibili già 80 volontari

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Stadio giovanile di sputacchina (foto di Angela Coti)

Nel giro di pochi giorni, afferma Pierfederico La Notte, ricercatore dell’Ipsp-Cnr, si sono resi disponibili già circa 80 volontari, fra i quali anche uno dalla Basilicata e uno dalla Toscana.

«Siamo ancora in fase di rodaggio, necessario perché alcuni volontari alle prime armi devono prendere dimestichezza, altri sono in fase di esplorazione per scegliere la migliore stazione di rilevamento, altri ancora, soprattutto nel Salento, dove la popolazione è già molto avanzata e visibile, stanno già trasmettendo i dati.

Abbiamo fornito le istruzioni operative per il monitoraggio e i materiali per l'identificazione della flora nei siti di rilevamento. Per andare a regime avremo bisogno di un po' di tempo per rifinire alcuni strumenti di lavoro come ad esempio Form Google con le schede da trasmettere e altri strumenti di comunicazione interna. Andremo avanti con le adesioni ad oltranza.

Abbiamo contattato tutti gli ordini professionali di agronomi, agrotecnici e periti agrari. Coldiretti ha annunciato che aderirà con i propri tecnici».

Assessorato Ambiente: anche biopesticidi contro Xylella

Anna Grazia Maraschio
Anna Grazia Maraschio

Intanto l’assessorato regionale pugliese all’Ambiente ha reso possibile, nell’ambito delle attività di contenimento della Xylella, l’utilizzo anche di biopesticidi autorizzati e di prodotti naturali, che hanno dimostrato efficacia nelle sperimentazioni.

«A seguito del tavolo di concertazione con le associazioni agricole, quelle ambientaliste, l’Università di Bari, ecc., che ho convocato la scorsa settimana – dichiara l’assessore all’Ambiente Anna Grazia Maraschio – si è ritenuto di recepire le istanze dei partecipanti, rendendo possibile l’utilizzo anche di biopesticidi autorizzati e di prodotti naturali, che hanno dimostrato efficacia nelle sperimentazioni.

Quest’importante risultato può diventare modello virtuoso per le altre regioni italiane interessate dal fenomeno Xylella. Abbiamo così contemperato l’esigenza degli agricoltori e, in particolare, del settore dell’agricoltura biologica con la tutela della salute. Il piano di contrasto alla Xylella non prevedrà l’obbligo dell’utilizzo di pesticidi che rischiano di danneggiare interi ecosistemi, specie e habitat bio autorizzati, bensì anche la possibilità di utilizzare biopesticidi».

La Regione Puglia, prosegue Maraschio, «ha sostenuto il lavoro dei ricercatori che in questi sette anni hanno studiato il ciclo biologico dei vettori e sperimentato mezzi per contenere il rischio di diffusione del batterio da parte dei vettori stessi. I risultati, oggi, consentono di proporre in Puglia e nelle altre regioni europee il modo per prevenire la diffusione del batterio.

Ho lavorato, duramente, per la tutela dell’ambiente e della biodiversità, coinvolgendo il mondo del biologico, ambientalista e accademico. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato e, in particolar modo, l’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia, che ha dimostrato sensibilità al tema».

Sputacchina, partito monitoraggio volontario del vettore del batterio Xylella - Ultima modifica: 2021-03-31T11:36:57+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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