La lotta alla Xylella è da considerarsi una attività essenziale, non differibile: pertanto, per coloro che devono mettere in atto le misure di controllo degli stadi giovanili dei vettori del batterio Xylella fastidiosa, vengono meno le restrizioni alla circolazione e alle attività lavorative dettate dall’ultimo DPCM per l’emergenza Coronavirus.
A chiarirlo è in una nota, il Direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, Gianluca Nardone: «Il Servizio Fitosanitario Regionale ha provveduto a comunicare ai Prefetti dei territori interessati che le misure fitosanitarie devono essere ritenute attività indifferibili e di pubblica utilità e pertanto devono essere assicurate con la massima tempestività, pur nel rispetto di ogni precauzione tesa a contrastare il contagio del virus».
Chi può effettuare i lavori
«Tutti i proprietari e i conduttori di terreni e giardini posti nelle zone cuscinetto e di contenimento, siano essi soggetti pubblici o privati, sono obbligati nel mese di aprile ad effettuare le lavorazioni dei terreni necessarie per eliminare la coltre erbosa su cui vive lo stadio giovanile dei vettori – si specifica nel comunicato del Dipartimento Agricoltura - Ciò comporta la necessità di spostamenti sul territorio, unicamente per queste finalità, non solo degli agricoltori ma anche di coloro che non lo sono. Analoga condizione riguarda i cosiddetti "hobbysti" qualora siano destinatari di prescrizioni di estirpazione di piante infette ed intendano estirpare volontariamente le piante, nel rispetto della norma fitosanitaria».
Aprile, mese cruciale per ridurre le popolazioni dei vettori
I vettori di Xylella fastidiosa accertati in Puglia sono Philaenus spumarius, Philaenus italosignus e Neophilaenus campestris. Nel periodo primaverile (marzo-aprile) gli insetti attraversano cinque stadi di sviluppo prima della comparsa degli adulti. In questa fase l’insetto si trova nella vegetazione spontanea, è privo di ali e pertanto particolarmente vulnerabile.
Le misure strategiche da attuare nel mese di aprile sono le lavorazioni del terreno, sfalci e trinciature che vanno a eliminare la flora spontanea abbattendo significativamente la popolazione giovanile dei vettori presente nei campi e in particolare negli oliveti.