I più recenti risultati della ricerca mondiale su Xylella fastidiosa e sui rimedi per il controllo della batteriosi in Puglia sono stati protagonisti della conferenza internazionale organizzata da Efsa e tenutasi ad Ajaccio.
Per Pierfederico La Notte, dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (Ipsp) di Bari, sono importanti i passi avanti compiuti sul fronte del monitoraggio dei vettori e delle strategie di controllo messe in atto: «Il mezzo preventivo della lavorazione del terreno, efficace nel controllo degli stadi giovanili, è utile se effettuato nel momento giusto, momento che però non è di immediata identificazione – precisa La Notte -. Infatti, la schiusura delle uova è scalare e l’intervento meccanico deve essere effettuato, in funzione dell’andamento climatico, quando tutte le uova sono schiuse in modo da non lasciare indietro una “riserva” per lo sviluppo dell’insetto. A servizio dei cittadini, i risultati del monitoraggio vengono divulgati attraverso un bollettino quindicinale preparato dal Servizio fitosanitario della Regione Puglia». (…)
In arrivo nuove sostanze attive
Lo studio dei cicli biologici è altrettanto importante per la lotta adulticida, che anche in questo caso deve essere effettuata nel momento ottimale, quello in cui è massima la presenza dell’insetto adulto, che poi è lo stadio in cui l’insetto è capace di trasmettere la malattia.
«I dati di rilievo delle popolazioni adulte sono di supporto ai due trattamenti obbligatori contro i vettori, indicativamente uno a giugno e uno a luglio. Sul fronte fitoiatrico una delle novità più importanti è l’approvazione di un terzo prodotto fitosanitario, il Fosmet, per il controllo adulticida che si aggiunge alle sostanze attive Acetamiprid e Deltametrina, autorizzate su olivo oltre che contro il P. spumarius, anche su altri insetti parassiti».
Per il biologico è stato autorizzato, temporaneamente per il 2018 e poi rinnovato fino al 18 settembre 2019, un solo prodotto a base di olio essenziale di arancio.
Non si ferma la ricerca di altre molecole insetticide o metodologie di lotta coadiuvanti alla lotta chimica. Lo conferma La Notte: «Si stanno provando altre molecole ad azione insetticida, ma sono allo studio anche gli effetti di diverse miscele di essenze erbacee per l’inerbimento con specie poco gradite ai vettori, l’utilizzo di repellenti naturali e quello di piante esca (…)
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