L'olivo trovato infetto da Xylella fastidiosa subsp. pauca a Minervino Murge (Bt) è stato subito eradicato e sono state applicate tutte le misure di contenimento. A oggi è stata realizzata un’attenta attività di sorveglianza specifica e gli oltre 8000 campionamenti fatti intorno all’olivo infetto sono risultati tutti negativi.
In breve tempo quindi la zona potrà essere dichiarata indenne, come fatto lo scorso anno per il focolaio trovato a Canosa di Puglia. È quanto ha dichiarato il dirigente dell’Osservatorio fitosanitario regionale, Salvatore Infantino, in un'audizione pubblica presso la Commissione Agricoltura del Consiglio regionale pugliese.
Xylella a Minervino, un caso isolato
Lo scorso aprile la notizia del ritrovamento di una pianta di olivo infetta da Xylella fastidiosa subsp. pauca a Minervino Murge aveva creato allarme in tutto il comparto olivicolo della provincia di Barletta-Andria-Trani. Il timore era che il batterio potesse diffondersi in tutta la provincia, creando danni enormi per il comparto . Per fare chiarezza e conoscere i risultati dei monitoraggi e delle misure adottate per arginare la diffusione del batterio, si è tenuta in Commissione Agricoltura, su richiesta della consigliera del M5S Grazia Di Bari, l’audizione di Infantino.
«La pianta infetta è stata subito eradicata, così come tutte quelle ricadenti nel raggio di 50 metri da essa, nel rispetto delle disposizioni previste dall’apposito Regolamento europeo. Inoltre in agro di Minervino Murge è stata realizzata un’attività di sorveglianza specifica da parte dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (Arif), tanto che su un’area che va oltre i 2,5 chilometri intorno all’olivo infetto sono stati raccolti 8206 campioni, i quali fortunatamente sono risultati tutti negativi. L’allarme deve essere contenuto anche se l’attenzione deve essere necessaria.
Dal punto di vista fitosanitario non si spiega ancora il ritrovamento di quell’unico albero infetto, ma si continuerà ad avere un’attenzione particolare per quel territorio. Forse per un caso fortuito è stato trovato il “paziente zero”. La Puglia ha un’organizzazione efficiente che consente di rispondere prontamente a questo tipo di problematiche, tale da poter eradicare l’elemento nocivo e poter dichiarare indenne l’area».
Attenzione anche verso l’Azienda Papparicotta
Nel corso dell’audizione Infantino, sempre su richiesta della consigliera Di Bari, ha risposto anche sullo stato dell’Azienda agraria Papparicotta di Andria, azienda agricola dimostrativa di quasi 300 ettari di competenza della Provincia, che versa in uno stato preoccupante per quello che riguarda lo stato dei terreni, dei vigneti e degli oliveti.
«In merito all’attuale situazione dell’azienda Papparicotta rassicuro che non ci sono piante positive a Xylella, ma occorre che la gestione risponda in maniera efficace ed efficiente alle regole del controllo del vettore».
A tal proposito è intervenuto il vicepresidente della Provincia Bat, Lorenzo Marchio Rossi, per rassicurare che «l’amministrazione provinciale sin dal 2022 ha garantito l’attività di monitoraggio sulla presenza del batterio Xylella e che è giunto il momento di pubblicare un bando di affidamento al fine di essere valorizzata al massimo».