Xylella fastidiosa subsp. pauca su un olivo a Minervino Murge (Bt)

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Grazie all’attività di monitoraggio avviata dalla Regione Puglia nell’area indenne da Xylella, è stata individuata per la prima volta a nord della provincia di Bari una pianta di olivo infetta dal batterio

Per la prima volta a nord della provincia di Bari è stato individuato un olivo infetto da Xylella fastidiosa subsp. pauca. Esattamente in agro di Minervino delle Murge, nella provincia di Barletta-Andria-Trani, a pochi chilometri dalla Basilicata. Ne ha dato notizia la Regione Puglia, attraverso la DDS 59/2025 - Determinazione del Dirigente Sezione Osservatorio Fitosanitario 14 aprile 2025, n. 59 “Individuazione di focolaio di Xylella fastidiosa sottospecie pauca in agro di Minervino delle Murge (BT) - Istituzione dell'area delimitata ai sensi dell'art. 4 del Reg. UE 2020/1201”.

Xylella fastidiosa pauca a Minervino Murge

L’olivo infetto è stato individuato grazie all’attività di sorveglianza a Xylella fastidiosa avviata da gennaio 2025 dall’Osservatorio fitosanitario regionale nell'area indenne del territorio pugliese, in applicazione del piano di azione di cui alla Dgr 1593/2024.

Nell'agro di Minervino Murge nel 2025 sono stati prelevati e analizzati 1.798 campioni vegetali da piante della specie ospiti a Xylella fastidiosa:

  • Prunus dulcis (19 piante),
  • Prunus armeniaca (4 piante),
  • Prunus persica (4 piante),
  • Olea europea (1.617)
  • e Vitis vinifera (154).

L’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp) - Cnr, incaricato dall’Osservatorio della caratterizzazione della sottospecie, ha comunicato che la sottospecie individuata nella pianta di olivo infetta innanzi citata è Xylella fastidiosa sottospecie pauca. Attualmente è in corso la caratterizzazione del ceppo di Xylella fastidiosa sottospecie pauca individuata a Minervino Murge (BT) da parte dell’Ipsp-Cnr. Nel frattempo è stata effettuata un’attività di sorveglianza rafforzata dell’area di 400 m attorno alla zona infetta, finalizzata a verificare la presenza di ulteriori piante infette e di conseguenza l’estensione dell’area infetta.

Cia Puglia: «Servono commissario e nuovo piano»

Sul ritrovamento dell’olivo infetto a Minervino Murge è intervenuto il presidente di Cia Puglia Gennaro Sicolo: «Serve subito che il governo nomini un commissario straordinario capace di imprimere una vera svolta al piano di contrasto e rigenerazione. Si proceda immediatamente all’eradicazione dell’albero contaminato e si porti al massimo livello possibile la prevenzione sulla zona cuscinetto. Per agire rapidamente, occorrono risorse e poteri straordinari. Per questo da tempo la nostra organizzazione sta chiedendo la nomina di un commissario straordinario che possa determinare un’accelerazione nella messa in atto di un piano di azioni rafforzato e aggiornato contro la diffusione del ceppo principale del batterio e di tutte le sue varianti».

Sicolo, inoltre, ribadisce che «nell’interesse degli agricoltori pugliesi, Regione Puglia e governo lavorino insieme anche per ottenere dalla Ue la necessaria attenzione e le risorse indispensabili a finanziare la ricerca scientifica per trovare finalmente una soluzione che fermi definitivamente il batterio.

Si lavori insieme anche per dare un impulso decisivo al processo di riconversioni e reimpianti per ripristinare in toto il potenziale produttivo delle zone colpite. Solo attraverso un piano dotato delle necessarie risorse, concordato e condiviso tra Regione, governo ed Europa, e di concerto con le organizzazioni agricole, è possibile pensare di sconfiggere definitivamente la piaga ultradecennale della Xylella.

Se per il Salento e, più in generale, per tutte le zone colpite da Xylella c’è l’urgenza di ripartire, dall’altra parte occorre fermare definitivamente sia lo sviluppo dei nuovi ceppi sia l’avanzata del batterio verso il centro e il nord della Puglia, perché questo avrebbe effetti disastrosi su un’economia del comparto olivicolo-oleario pugliese con riverberi occupazionali e produttivi non sostenibili nemmeno dal punto di vista della tenuta sociale.

Occorrono risorse ingenti, ed è necessario che l’Europa se ne faccia carico almeno in parte, anche perché gli oliveti pugliesi sono identità, cultura, paesaggio e contribuiscono in maniera decisiva sia a contrastare i fenomeni di dissesto idrogeologico sia ad abbattere i livelli delle sostanze inquinanti presenti nell’aria».

Xylella fastidiosa subsp. pauca su un olivo a Minervino Murge (Bt) - Ultima modifica: 2025-04-18T12:05:12+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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