Olio di oliva: Coi stima una produzione di quasi 2,1 milioni di tonnellate nell’Ue per annata 2021-2022

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La stima di 2,1 milioni di tonnellate (2.097 Mt) di olio d’oliva l’ha resa nota la Commissione europea sulla base dei dati produttivi in possesso del Consiglio oleicolo internazionale (Coi). La produzione stimata rappresenta il 2,1% e 44.000 t in più rispetto alla scorsa stagione e il 3% in più rispetto alla media delle ultime cinque stagioni

2,1 milioni di tonnellate (2,097 Mt). È la stima preliminare della produzione di olio di oliva nell’Unione europea per l’annata 2021-2022, resa nota dalla Commissione europea sulla base dei dati produttivi in possesso del Consiglio oleicolo internazionale (Coi). La produzione stimata rappresenta il 2,1% e 44.000 t in più rispetto alla scorsa stagione (2.053 t) e il 3% in più rispetto alla media delle ultime cinque stagioni (dal 2016-2017).

Olio di oliva, le stime Coi per Spagna, Italia, Grecia

Riguardo ai principali Paesi produttori, per la Spagna si prevede una produzione di 1,4 Mt, 0,94% e 13.000 t in più rispetto all’annata 2020-2021, anche se l’intero comparto olivicolo spagnolo ritenga che sarà invece inferiore di 100.000-150.000 t rispetto alla scorsa stagione. Per l’Italia l’Ue stima una produzione di 300.000 t, cioè di poco superiore a quella dell’anno scorso (9,5% e 26.000 t in più), anche se altre fonti stimano una produzione di circa 315.000 t. Per la Grecia, al contrario, l’Ue stima una produzione di 230.000 t, con un calo significativo del 16,4% e di 45.000 t, dovuto principalmente all’assenza di precipitazioni. Invece per il Portogallo l’Ue stima una produzione di 150.000 t, con un aumento di ben 50.000 t in più rispetto alla stagione precedente anche a causa dell’entrata in produzione di migliaia di ettari di oliveti intensivi. Gli altri Paesi produttori (Croazia, Slovenia, Malta, Cipro, ecc.) manterranno la stessa produzione totale (17.000 t) della scorsa campagna.

Il rapporto dell’Ue comunica, inoltre, che nella campagna 2020-2021 appena conclusa l’offerta disponibile di olio di oliva (scorta iniziale + produzione interna + importazioni extra Ue), pari a 2.843 Mt, avrebbe registrato una diminuzione del 3,82% e di 113.000 Mt rispetto alla stagione precedente (quasi 2,96 Mt). Al contrario gli utilizzi (consumi interni + esportazione extra Ue) sarebbero aumentati fino a 2,37 Mt, quindi di quasi il 2,4% e di 55.000 t rispetto all’anno precedente (2.315 Mt).

Le scorte di olio di oliva

Le scorte stimate di olio di oliva nell'Ue alla fine dell’annata 2020/21, al 30 settembre, sarebbero diminuite notevolmente per la terza stagione consecutiva, rimanendo a 474.000 t, vicino al 25% e 157.000 t in meno rispetto allo stesso periodo della stagione precedente (631.000 t) e anche 39,5% e 309.000 t in meno rispetto alla fine della stagione 2018/19. Di questa quantità, circa 400.000 t o qualcosa in più sarebbero in Spagna.

Commercio estero

Le importazioni di olio di oliva nel mercato dell'Ue, da ottobre a luglio, sarebbero diminuite del 30,9%, a sole 148.962 t. Il principale fornitore, la Tunisia, con l'86% del totale, ha ridotto le sue esportazioni nell’Ue in questi primi 10 mesi del 32,2%, rimanendo a 127.849 tonnellate; la Siria le ha aumentate del 7,7% (2.716 t); il Marocco le ha ridotte del 4,2% (4.913 t); Turchia, 47,4% in meno (3.907 t); Argentina, 11,6% in meno (4.357 t); Regno Unito, 47,5% in meno (960 t); Perù, 45,1% in meno e 1.503 tonnellate, mentre altri paesi le hanno aumentate del 26,8%, a 2.757 t.

Export extra-Ue

Le esportazioni di olio di oliva dall'Ue sarebbero diminuite in questi primi dieci mesi del 2020/21 di appena lo 0,7%, rimanendo stabili. Il primo importatore, gli Stati Uniti, ha rappresentato il 35% delle esportazioni europee, con 236.826 t, il 3,8% in più rispetto allo stesso periodo della stagione precedente, nonostante il permanere delle barriere tariffarie per la Spagna fino allo scorso mese di marzo. Tuttavia, il resto dei principali paesi acquirenti le ha ridotte in un anno molto difficile per il commercio internazionale, a causa del Covid-19, nonché per la fermezza dei prezzi raggiunti.

Così, il Brasile, con l'11% delle importazioni totali, le ha ridotte del 2,1%, a 74.658 t; Regno Unito, 13,5% in meno, a 57.244 t; Giappone, 17,4% (47.304 t), Cina, 18% (32.281 t); Canada, 6,2% (28.062 t); Australia, 14,5% (25.542 t), mentre altri Paesi terzi le hanno aumentate del 12,8%, a 180.315 t.

Commercio intracomunitario

Infine, il commercio intracomunitario di olio di oliva si è mantenuto stabile, con un leggero aumento degli scambi tra ottobre 2020 e giugno 2021 (+ 3,5% e 28.000 t), fino a raggiungere 827.700 t. Di queste, 488.300 t (59%) sono state vendute dalla Spagna: 241.900 t in Italia, 49,5% del totale, 119.500 t in Portogallo, 24,5%, 70.000 t in Francia, 14,4%, 14.700 t in Germania, 3%, 13.800 t nei Paesi Bassi, 2,8%, 6.000 t in Belgio, 1,2%; 700 t in Grecia, 0,7% e 21.600 t in altri paesi (4,4%). Questi scambi della Spagna hanno registrato il 3,8% e quasi 18.000 t in più rispetto allo stesso periodo della stagione precedente.

L’Italia, dal canto suo, ha venduto in questo periodo 97.200 t ad altri Paesi Ue, principalmente a Germania (37.700 t, 38,8% del totale) e Francia (26.500 t, 27,3%), mentre alla Spagna 3.300 t (3,4%). Ha inoltre aumentato le vendite del 5,3% e di quasi 5.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo della stagione precedente.

La Grecia ha piazzato 123.600 t negli altri paesi dell'Ue, il 10,9% e 12.100 t in più rispetto allo stesso periodo, soprattutto con vendite in Italia (99.300 t, 80,3% del totale) e Germania (10.900 t, 8,8%). In Spagna ha venduto 2.500 t (2%).

Anche il Portogallo ha venduto circa 100.900 t, con un calo del 6,2% e quasi 7.000 t, con la Spagna come principale cliente, con 71.300 t (70,7%), seguita da Italia (21.800 t, 21,6%) e Francia (3.500 t, 3,4 %).

La Francia ha venduto circa 5.600 t di olio di oliva ad altri paesi dell'Ue, il 2,4% e 1.100 t in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con la Germania come primo cliente, con 2.800 t (49,1%), seguita dal Belgio (1.600 t, 28,5%). Alla Spagna ha venduto 300 t di olio di oliva, il 5,8% del totale.

Olio di oliva: Coi stima una produzione di quasi 2,1 milioni di tonnellate nell’Ue per annata 2021-2022 - Ultima modifica: 2021-10-11T08:56:43+02:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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