Olivicoltura umbra: qualità, ricerca e prospettive future

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La tavola rotonda di Bevagna ha riunito istituzioni, accademici e operatori per discutere il futuro dell’olivicoltura umbra. Qualità, ricerca, sostenibilità e turismo dell’olio Evo sono stati i temi chiave per affrontare cambiamenti climatici e competitività globale

Si è svolta a Bevagna, presso l’Antico Frantoio Nunzi, la tavola rotonda “Il valore della Qualità: risposte concrete per l’olivicoltura dell’Umbria”, che ha riunito istituzioni, mondo accademico e operatori della filiera per discutere le sfide e le opportunità del settore.

L’incontro, moderato da Giuseppe Ambrosio (Consigliere Consorzi Agrari d’Italia), ha visto gli interventi di Angela Canale (agronomo e presidente del Movimento Turismo dell’Olio Umbria), Primo Proietti (professore di Agraria, Università di Perugia) e Paolo Morbidoni (presidente della Strada dell’Olio Dop Umbria).

Paesaggio, sostenibilità, nuove sfide agronomiche e oleoturismo

I relatori hanno affrontato temi strategici:

  • la gestione del paesaggio olivetato, come risorsa culturale, produttiva e turistica;
  • l’evoluzione agronomica dell’olivicoltura umbra, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’adattamento ai cambiamenti climatici;
  • il ruolo del marketing territoriale e delle reti di accoglienza turistica per rafforzare il valore percepito dell’olio Evo umbro;
  • l’importanza dell’abbinamento olio-cibo come leva di comunicazione per la qualità.

Qualità dell’olio come risultato di ricerca e innovazione

Un focus centrale è stato posto sulla qualità dell’olio, considerata non solo in termini organolettici, ma come risultato di pratiche agronomiche innovative, tecnologie di frangitura all’avanguardia e strategie di valorizzazione capaci di dialogare con i consumatori.

Un approccio integrato per la competitività del settore

Il confronto ha evidenziato la necessità di un approccio integrato: ricerca scientifica, sostegno istituzionale e capacità imprenditoriale devono convergere per garantire la competitività del comparto, preservare la tipicità varietale e affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici e alla frammentazione produttiva.

Il ruolo del pubblico e il legame identitario con l’olio

Particolare interesse ha suscitato anche il dibattito con il pubblico, che ha posto domande e avanzato proposte pratiche, dimostrando come il tessuto agricolo locale sia attento e desideroso di strumenti concreti per migliorare la redditività e la sostenibilità delle aziende.

La tavola rotonda si è chiusa con un momento conviviale offerto dall’Antico Frantoio Nunzi, testimonianza di come l’olio possa essere non solo prodotto agricolo, ma anche elemento identitario e veicolo di cultura e innovazione.

Olivicoltura umbra: qualità, ricerca e prospettive future - Ultima modifica: 2025-09-29T17:20:40+02:00 da Barbara Gamberini

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