![giacenze olio olio di oliva](https://static.tecnichenuove.it/olivoeolio/2020/09/giacenze-olio-696x521.jpg)
L’olio di oliva fa i conti con un anno particolarmente difficile: dalla Xylella alla crisi causata dalla Covid-19, il comparto si ritrova con un surplus di giacenze di oltre il 43% rispetto al 2019, mentre si avvicina il tempo della raccolta delle olive.
Utilizzare bando indigenti
per eliminare prodotto dal mercato
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«Occorre sostenere il comparto dando un segnale anche con un opportuno utilizzo del fondo emergenza alimentare sugli indigenti per eliminare ulteriore prodotto dal mercato – afferma il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti –. Per questo abbiamo chiesto al Mipaaf di emanare il bando 2020 restringendo al solo prodotto 100% italiano, a differenza del precedente, aperto a quello di origine comunitaria».
La crisi da Covid-19 ha colpito pesantemente il comparto olivicolo-oleario, che scontava già a livello nazionale un momento di forte difficoltà sul mercato. Nella scorsa campagna, la presenza di grandi quantità di stock europei aveva depresso le quotazioni a fronte di una domanda sostanzialmente stabile.
Non dimenticare lotta a Xylella fastidiosa
«Inoltre – aggiunge Giansanti – non dimentichiamo la lotta alla Xylella fastidiosa, che coinvolge non solo l’Italia, ma anche Francia, Spagna e Portogallo: alla luce dei recenti approfondimenti scientifici, Bruxelles ha rivisto le norme di contenimento ed eradicazione della malattia. Accogliamo positivamente, pertanto, il recente Regolamento UE 2020/1201 che ha circoscritto le azioni di contrasto alla Xylella con la restrizione delle aree di contenimento e focalizzato maggiormente le procedure di monitoraggio e contrasto».
Attivare Piano straordinario
per rigenerazione olivicola della Puglia
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Sul fronte italiano, inoltre, rileva Giansanti, «le misure Mipaaf per i frantoi stanno cominciando a dare ristoro agli operatori in difficoltà, ma occorre procedere al più presto con l’attivazione di tutte le misure previste nel Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia che i produttori stanno attendendo da tempo. In particolare è essenziale far ripartire la concertazione con le parti sociali attivando il Tavolo di coordinamento previsto dalla norma».