Nelle Marche il cuore degli oli monovarietali

oli monovarietali marche
L’impegno dell’Assam e la grande sensibilità dei produttori marchigiani nella produzione e valorizzazione di oli monovarietali

Nella banca dati degli oli monovarietali ben 778 campioni (rispetto, ad esempio, ai 529 pugliesi) provengono dalle Marche, ben il 21,3% del totale, da 35 varietà.

E le Marche non sono certo la regione più olivicola d’Italia, nonostante vantino ben 3 certificazioni nel settore olivicolo:

  • DOP “Oliva Ascolana del Piceno” che si basa sull’Ascolana tenera - la regina delle olive da tavola, conosciuta in tutto il mondo per le olive in salamoia e le appetitose olive fritte all’ascolana, con caratteristico ripieno di carne;
  • DOP “Cartoceto” per l’olio extravergine di oliva, presente in un’area molto circoscritta in provincia di Pesaro Urbino, base varietale Raggiola, Leccino e Frantoio;
  • IGP “Marche” che copre l’intero territorio olivicolo regionale, con le varietà autoctone Ascolana tenera, Carboncella, Coroncina, Mignola, Orbetana, Piantone di Falerone, Piantone di Mogliano, Raggia, Raggiola, Rosciola Colli Esini, Sargano di Fermo, per almeno l’85%.

Alla base di tutto il progetto di caratterizzazione e valorizzazione dell’olivicoltura marchigiana avviato da Assam (ex Esam) e Regione Marche nel 1994, con il supporto scientifico dell’allora Istituto Sperimentale per l’Olivicoltura - Sede periferica di Spoleto (ora Crea - Olivicoltura, frutticoltura e agrumicoltura), consapevoli che solo puntando sulle varietà autoctone e sull’identità degli oli monovarietali le Marche potessero distinguersi nel settore olivicolo nazionale e conquistare una fetta di mercato. Il recupero e conservazione del germoplasma olivicolo marchigiano viene attualmente effettuato presso il campo di conservazione genetica di Carassai (Ascoli Piceno), dove sono coltivate le 23 varietà autoctone iscritte al Repertorio regionale della Biodiversità (L.R. n. 12 del 3 giugno 2003).

Supporto agli olivicoltori

Grazie ai tecnici dell’Assam, gli olivicoltori marchigiani possono avvalersi di indicazioni su difesa fitosanitaria ed epoca ottimale di raccolta attraverso i Notiziari Agrometeo, consigli per l’impianto di nuovi oliveti, produzione piante di varietà autoctone di olivo certificate presso vivaio di Pollenza, analisi chimiche degli oli (acidità, perossidi, costanti spettrofotometriche, composizione in acidi grassi, contenuto in polifenoli) presso Centro Agrochimico Regionale di Jesi accreditato Accredia e Panel test presso Laboratorio Analisi Sensoriale Assam di Osimo (Ancona) ad opera del Panel regionale Assam - Marche, riconosciuto dal COI nel 2001 e dal Ministero dell’Agricoltura dal 2004. L’Assam è molto attenta anche alla formazione di professionalità nel settore dell’olivicoltura, per restituire dignità e redditività ad una coltura per secoli bistrattata: corso professionale e avanzato di potatura a vaso policonico (Direttore Giorgio Pannelli) con aggiornamento annuale elenco operatori abilitati alla potatura dell’olivo (Elenco operatori abilitati alla potatura dell’olivo), e corso di idoneità fisiologica all’assaggio dell’olio (Capo Panel Barbara Alfei) e successive sedute certificate di assaggio, valide ai fini della iscrizione all’Elenco dei tecnici ed esperti nell’assaggio degli oli vergini di oliva.

Le iniziative divulgative di carattere nazionale contribuiscono a divulgare le linee di indirizzo dell’Agenzia e a creare sinergie e comunione di intenti con Enti ed Associazioni in ambito nazionale:

  • Concorso regionale e Campionato nazionale potatura olivo allevato a vaso policonico “Forbici d’oro”, in collaborazione con Rete di coordinamento Forbici d’oro e Scuola Potatura Olivo, che negli ultimi anni ha portato anche al coinvolgimento degli studenti degli Istituti Agrari d’Italia.
  • Rassegna Nazionale Oli Monovarietali (in collaborazione con la rivista Olivo e Olio) per la valorizzazione della biodiversità olivicola italiana, che nel 2021 ha raggiunto la “maggiore età”.

Un progetto strategico

E i 18 anni rappresentano una tappa importante per ribadire un progetto strategico che ha come obbiettivo:

  • divulgare un progetto nel settore olivicoltura, costruito nel tempo, un modello di coltivazione valido in ogni parte d’Italia, che prevede sia il recupero di oliveti esistenti al fine di restituire produttività ed economicità, sia nuovi impianti razionali;
  • un modello basato sulla valorizzazione di varietà autoctone, scrigno di biodiversità, sulla compatibilità ambientale (importante soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici), sulla forma di allevamento a vaso policonico;
  • un modello finalizzato alla sostenibilità ambientale ed economica e alla proposta di un olio con identità chiara e ripetibile, basata sul binomio indissolubile varietà e ambiente di coltivazione, da valorizzare ulteriormente con il Terroir.

In sintesi, un modello di olivicoltura collaudato, con proposte realistiche, realizzabili e durature.

Le varietà marchigiane alla Rassegna Nazionale degli oli monovarietali

frutto di ascolana tenera
Frutto di Ascolana tenera.

I produttori marchigiani credono nel valore della biodiversità e degli oli monovarietali, dimostrazione ne è il fatto che in banca dati sono presenti ben 35 varietà provenienti dalla nostra regione, tra cui le autoctone Ascolana dura (10 campioni), Ascolana tenera (101), Carboncella (20), Cornetta (7), Coroncina (53), Lea (5), Mignola (87), Nebbia del Menocchia (2), Nostrale di Rigali (3), Orbetana (26), Piantone di Falerone (17), Piantone di Mogliano (91), Raggia (114), Raggiola (24), Rosciola Colli Esini (9), Sargano di Fermo (14), Sargano di San Benedetto (2), Zampello (3). Sono arrivati inoltre diversi campioni dai genotipi ad ampia diffusione Leccino (86) e Frantoio (40); sporadicamente presenti in banca dati varietà utilizzate come impollinatori (es. Maurino e Pendolino) o di altre provenienze (es. Peranzana, Coratina, Rosciola...)

Copertina del Catalogo degli oli monovarietali 2021Alla Rassegna 2021, dalle Marche sono pervenuti 58 campioni su 296, un 20% (vedi il Catalogo degli oli monovarietali 2021). Le varietà più rappresentate:

  • Raggia (11 campioni),
  • Ascolana tenera (6),
  • Mignola (6),
  • Piantone di Mogliano (6),
  • Coroncina (5),
  • Orbetana (2),
  • oltre a Leccino (7).

Con un solo campione sono pervenute inoltre Carboncella, Nebbia del Menocchia, Nostrale di Rigali, Piantone di Falerone, Rosciola Colli Esini, Sargano di San Benedetto.

La nuova banca dati degli oli monovarietali, che Massimiliano Magli e IBE - CNR di Bologna hanno voluto regalare alla Rassegna per il 18° compleanno, consente di confrontare, per la stessa varietà, i profili sensoriali e i dati analitici di regioni e anni diversi. Facciamo un esempio con la varietà Ascolana tenera, pervenuta alla Rassegna con 121 campioni, di cui ben 101 dalle Marche, a dimostrazione del fatto che il nome lega fortemente la varietà al luogo di origine e maggiore diffusione (Ascoli Piceno). Per quanto riguarda la provenienza, profilo sensoriale, composizione dei principali acidi grassi e contenuto in polifenoli dei campioni marchigiani sono perfettamente sovrapponibili alla media generale dell’Ascolana tenera; per quanto riguarda l’annata, i dati della Rassegna 2021 (produzione 2020) evidenziano un maggior contenuto in polifenoli e minor contenuto in acido oleico, come ci si aspetta dalle annate calde; il profilo sensoriale vede invece una maggiore presenza del sentore di mandorla e una minore fluidità.

Media generale
Ascolana Tenera
(n. 121)

Media
Ascolana Tenera Marche
(n. 101)

Media
Ascolana Tenera 2021
(n. 7)

Acido linoleico

6,70

6,76

6,92

Acido oleico

74,23

74,13

72,33

Acido palmitico

14,02

14,03

15,21

Polifenoli totali

492

501

590

Fonte www.olimonovarietali.it

Un esempio di oliveto della biodiversità: piante monumentali di Mignola Az. Giampaoli, Potenza Picena (Macerata).

Terroir è anche….olivi monumentali

Gli olivi secolari/monumentali sono un vero scrigno di biodiversità, testimoniano il legame storico dell’olivo con il territorio, rappresentano un elemento di abbellimento del paesaggio, emozionano il turista e contribuiscono enormemente alla valorizzazione del prodotto, in quanto esprimono l’innovativo concetto di Terroir. Varietà – territorio – clima rendono l’olio monovarietale unico al mondo, impossibile da riprodurre in altre zone, con una identità chiara e ripetibile, dalle caratteristiche sensoriali peculiari, facilmente riconoscibili non solo da esperti assaggiatori, ma anche da consumatori attenti e sensibili, arricchito di un contesto paesaggistico, storico, culturale e dal fattore umano rappresentato da conoscenza, professionalità, tradizione, passione.

Per questo motivo l’Assam, nell’ambito della Legge Regionale 3 giugno 2003, n. 12 - Tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano, sta portando avanti un progetto su olivi secolari/monumentali della principali varietà autoctone delle Marche, nell’area di origine e/o maggiore diffusione, nell’ottica del recupero della biodiversità, punto di forza per la valorizzazione della olivicoltura marchigiana.

L’obbiettivo del progetto, per il quale Assam si avvale della collaborazione del CNR – IBBR di Perugia, è conservare la biodiversità olivicola delle Marchein situ”, ovvero nella zona di origine e maggiore diffusione della varietà, considerato che gran parte della biodiversità olivicola regionale è già coltivata nei campi catalogo dell’Azienda Assam di Carassai (Ascoli Piceno).

Le fasi del progetto prevedono:

  • individuazione di piante storiche/monumentali, sulla base delle segnalazione pervenute;
  • sopralluoghi sugli esemplari ritenuti di maggior interesse;
  • identificazione genetica;
  • datazione al radiocarbonio (C14);
  • divulgazione attraverso la produzione di un catalogo degli olivi monumentali delle Marche o percorsi legati all’oleoturismo.

Molto interessanti i primi risultati su varietà Coroncina, Orbetana, Mignola, Piantone di Mogliano, Piantone di Falerone, Oliva Grossa, che dimostrano la presenza sul territorio di vere e proprie icone plurisecolari, da tutelare e valorizzare. Il lavoro prosegue sulle rimanenti varietà autoctone; a breve si avranno i risultati per: Ascolana tenera, Lea, Carboncella, Raggia, Raggiola, Sargano di Fermo. I risultati preliminari possono essere consultati sul sito di Assam.

Le piante storiche di varietà autoctone testimoniano il legame con il territorio e rappresentano un valore monumentale che va fatto conoscere e va preservato, anche attraverso una corretta gestione dell’oliveto e potatura della chioma.

La Beata Francesca

“Nella notte di San Lorenzo esprimiamo i nostri desideri dinanzi al bellissimo ulivo plurisecolare della Beata Francesca Dal Serrone”.

La Beata Francesca del Serrone Az. Anibaldi, San Severino Marche (Macerata).

L’evento “L’ulivo e le stelle” si è tenuto 10 agosto 2021, a San Severino Marche (Macerata), presso l’Azienda Agricola Anibaldi Cinzia, un bell’esempio di Terroir; protagonista una maestosa Orbetana, situata sulla collina e gestita come una “regina”, oggetto del progetto Assam su olivi monumentali, sottoposta ad analisi genetica che ne ha confermato l’identità sia nei polloni che nella chioma, solo in parte innestata con la varietà Piantone di Mogliano, decisamente più produttiva.

Cinzia racconta: «La nostra azienda, di circa 1200 olivi in gran parte secolari, ha l’onore di avere in custodia una pianta monumentale di Orbetana, semplicemente favolosa per il suo portamento, per la sua posizione e per come è stata preservata dall’erosione del tempo…con i suoi quasi 700 anni, con un bellissimo muro a secco che con cura ogni tanto risistemiamo. La pianta ha una storia che l’accompagna da 500 anni: una ragazzina che si chiamava Francesca, vissuta nella metà del 1500 e che abitava nel vicino paesino del Serrone, andava a pregare ai piedi di quell’olivo, cercando rifugio in esso, per nascondersi dai maltrattamenti della sua famiglia, che non approvavano il fatto che lei, poverissima, aiutasse anche gli orfani. Entrando all’interno della pianta si sente un senso di pace.

Ci piace farla conoscere tramite eventi musicali, cercando di promuovere il paesaggio la coltura dell’olivo e i nostri prodotti. Abbiamo organizzato l’ultimo evento il 10 agosto .... una serata all’insegna delle stelle cadenti e della buona musica e infine la degustazione di prodotti tipici locali. Dopo un breve percorso a piedi tra gli olivi secolari, siamo saliti sul colle dove imponente, tra dolci note musicali, ci aspettava la bellissima pianta della Beata Francesca illuminata a festa come non mai. Ci siamo adagiati tutti a terra ad ascoltare le note di Maurizio Moscatelli, con il naso all’insù per catturare le stelle cadenti ed esprimere un desiderio......un’ora di magia pura sotto le stelle. Dopodiché siamo scesi, come una scia luminosa, nella parte bassa dell’oliveto, dove ci aspettava un ricco buffet di bontà locali e nostri prodotti aziendali».

Nelle Marche il cuore degli oli monovarietali - Ultima modifica: 2021-09-14T10:54:47+02:00 da Barbara Gamberini

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