La fioritura è uno stadio fenologico critico per l’olivo ed un processo che risente negativamente dalle alte temperature primaverili. Mentre la selezione di cultivar a fioritura precoce non appare promettente, sembra più importante valutare altri parametri qualitativi delle infiorescenze

Con la fioritura, la pianta di olivo esprime la sua iniziale potenzialità produttiva; è un processo complesso in cui entrano in gioco numerosi fattori, sappiamo ad esempio che richiede un certo accumulo termico nell’olivo.

L’epoca di fioritura è infatti influenzata dalla temperatura alla ripresa vegetativa: inverni miti e brevi e temperature primaverili anticipate producono una precoce emissione delle mignole e apertura dei fiori.

Un fenomeno che sembra appunto molto legato al clima: non a caso l’anticipo dell’epoca di fioritura dell’olivo è stato utilizzato anche come indicatore del cambiamento climatico nell’area del mediterraneo.

Gli stessi cambiamenti climatici hanno anche un impatto nel determinare una “buona fioritura”: estremi termici e carenze idriche possono influenzare negativamente il processo di fioritura, determinando ad esempio lo sviluppo di fiori non perfetti, con stami o ovari non sviluppati.

Oltre a considerare i fattori climatici, numerosi studi sono stati condotti in passato per studiare l’impatto del genotipo, sia sull’epoca di fioritura (per classificare le cultivar di olivo tra quelle a fioritura precoce o tardiva) sia su indici di qualità della fioritura, come il numero di fiori per infiorescenza, anch’esso fondamentale nel determinare la produttività potenziale di una cultivar.

Ambiente vs genotipo

Che cosa influenza la fioritura e quanto conta la componente genetica, ovvero la varietà, rispetto all’ambiente di coltivazione e alle condizioni climatiche?

Hanno provato a dare una risposta a questa domanda alcuni ricercatori di Cordoba (Navas Lopez et al., 2019) studiando il comportamento di 9 varietà di olivo (Arbequina, Arbosana, Carrasqueño, Changlotreal, Koroneiki, Ocal, Picual e due selezioni da programmi di miglioramento genetico) in quattro aree dell’Andalusia, caratterizzate da una certa variabilità delle condizioni climatiche su due anni consecutivi.

fiore olivoI ricercatori hanno preso in considerazione parametri relativa alla fenologia (data di fioritura e durata del periodo di fioritura dall’apertura dei fiori alla caduta dei petali) e parametri di qualità della fioritura (numero di fiori per infiorescenza, numero e percentuale dei fiori perfetti ermafroditi sul total).

Lo studio ha quindi individuato i fattori fondamentali che determinavano la variabilità dei dati osservati, calcolando quanta della variazione dei parametri fosse dovuta a fattori ambientali (area geografica e annata, cioè condizioni climatiche diverse) e quanto al genotipo (varietà).

In linea generale i parametri fenologici sono risultati molto influenzati dal fattore “ambiente” e scarsamente dall’effetto della cultivar; quest’ultimo diventa più evidente invece sui parametri di qualità dei fiori, dove comunque anche l’interazione con l’ambiente rimane significativa.

Ad esempio la data di fioritura è risultata influenzata quasi al 90% dalle condizioni climatiche; gli autori dello studio suggeriscono che la relativa omogeneità della data di fioritura tra cultivar diverse sia dovuta alla necessità, nell’ambito della specie, di favorire l’impollinazione incrociata, specialmente tra cultivar auto incompatibili, che avviene appunto quando i periodi di fioritura si sovrappongono.

D’altra parte il genotipo sembra invece essere più importante nel determinare la capacità di produrre fiori perfetti (ermafroditi).

Il genotipo determina la qualità, ma non l’epoca di fioritura

Soprattutto a fronte dei cambiamenti climatici sarebbe utile poter selezionare cultivar con una fioritura anticipata che consenta di sfuggire a temperature elevate che possono verificarsi in ambiente mediterraneo già in primavera, influenzando negativamente il processo di fioritura e allegagione.

Tuttavia, i risultati ottenuti da questo studio evidenziano che, soprattutto quando si parla di data di fioritura, è il clima, piuttosto che la cultivar, a determinarla. Pertanto, il miglioramento genetico e la selezione di varietà sulla base dell’epoca di fioritura appare estremamente difficile.

Ciò nonostante, il genotipo influisce su altri parametri di qualità delle infiorescenze che sono direttamente connessi con la potenzialità produttiva, ed in particolare sulla capacità di produrre fiori fertili. Rispetto a questi caratteri, c’è comunque un effetto dell’ambiente che interagisce con la predisposizione genetica, pertanto nel valutare queste caratteristiche e utilizzarle per classificare la varietà è necessario condurre le osservazioni in ambienti climatici diversi.


Bibliografia

Navas-Lopez, Jose F., et al. “Genotype, environment and their interaction effects on olive tree flowering phenology and flower quality". Euphytica 215.11 (2019): 184.

Epoca di fioritura: quanto conta la genetica - Ultima modifica: 2019-10-15T15:02:12+02:00 da Barbara Gamberini

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