Xylella, sputacchina: dalla biotremologia un futuro controllo sostenibile?

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Alcuni studi sulle forme di comportamento del principale vettore di Xylella fastidiosa aprono nuovi orizzonti per il contenimento del batterio

Recenti studi sulle forme di comportamento del principale vettore di Xylella fastidiosa, cioè la sputacchina dei prati (Phileanus spumarius), aprono nuovi scenari per un futuro controllo sostenibile della sputacchina e, quindi, per il contenimento dello stesso batterio.

Ne dà notizia Infoxylella citando la pubblicazione di alcuni articoli scientifici, frutto di una collaborazione sviluppatasi nell’ambito del progetto XF-Actors fra Ciheam-Bari e Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige.

Sputacchina: la comunicazione tra maschio e femmina

Nel primo articolo del 2019, riporta Infoxylella, sono state investigate le forme di comunicazione tra le sputacchine usando la biotremologia, branca innovativa dell’entomologia che studia i segnali vibrazionali e il loro effetto sul comportamento degli insetti, permettendo di sviluppare strategie agricole eco-compatibili per il controllo di insetti dannosi.

Decodificando i segnali si è scoperto che il maschio emette vibrazioni non appena entrato nella fase adulta in primavera, mentre la femmina aspetta la fine dell’estate per “cantare”. Questo “duetto” è essenziale per la riproduzione della specie, perché permette al maschio di localizzare la posizione della compagna.

La femmina, d’altra parte, produce uno specifico segnale di rifiuto se un maschio l’approccia in primavera o se tenta di accoppiarsi senza averla appropriatamente corteggiata in estate. Ma perché le femmine in primavera si rifiutano di accoppiarsi e di “chiamare” i maschi?

La ricerca svolta per rispondere a questa domanda si trova in un articolo appena pubblicato.

Comprendere predisposizione al canto e al “duetto”

Per comprendere la predisposizione al canto e al “duetto”, alcune femmine sono state sottoposte alla registrazione di un corteggiamento o alla presenza fisica di un maschio, quindi è stato osservato lo sviluppo dei loro ovari, previa dissezione microscopica.

Si è scoperto che le femmine cominciano a chiamare, rispondere e riprodursi con il maschio solo quando nei loro ovari sono presenti le prima uova, ovvero a partire dal mese di agosto. Con il progredire della stagione, la maturazione delle uova aumenta e un numero sempre maggiore di femmine emette vibrazioni e cerca un compagno con il quale accoppiarsi.

Conseguentemente, qualsiasi futura tecnica di confusione sessuale vibrazionale indirizzata a interferire con la comunicazione tra maschio e femmina sarebbe efficace solo se applicata dopo agosto, quando le femmine iniziano a emettere richiami per attirare un partner con cui accoppiarsi.

Vedi onlinelibrary.wiley.com

Xylella, sputacchina: dalla biotremologia un futuro controllo sostenibile? - Ultima modifica: 2021-03-15T11:34:21+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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