La “Giornata mondiale dell’olivo” vista dalla Puglia olivicola

giornata mondiale olivo
Confagricoltura Puglia e Coldiretti Puglia hanno voluto dare il loro contributo in occasione della “Giornata mondiale dell’olivo” istituita dall’Unesco due anni fa

Il 26 novembre è stata celebrata la “Giornata mondiale dell’olivo”, istituita dall’Unesco due anni fa. Anche Confagricoltura Puglia e Coldiretti Puglia hanno voluto dare il loro contributo in occasione di tale celebrazione.

Confagricoltura Puglia e Giornata mondiale olivo

Luca Lazzàro
Luca Lazzàro

Per il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro «l’olivo è il simbolo della nostra comunità, è nel logo della nostra Regione. Nonostante la Xylella, pandemia che noi pugliesi viviamo come un dramma economico, lavorativo e culturale, l’olivo oggi è determinante per mantenere la nostra economia.

La “Giornata mondiale dell'olivo” pone sotto i riflettori l’olio d’oliva, alimento unico, inimitabile, salutare, componente fondamentale e caratterizzante della dieta mediterranea. La produzione di olio di oliva è concentrata nel bacino del Mediterraneo. La Puglia è la prima regione in Italia per produzione di olio d’oliva e il nostro Paese è il secondo produttore dopo la Spagna e precede Grecia, Turchia e Marocco. Per la campagna olivicola nazionale in corso la produzione è stimata in 315mila tonnellate, molto distante dalle medie produttive degli anni 2000-2010, che andavano oltre le 500mila tonnellate.

Per Confagricoltura il comparto ha bisogno di interventi e fondi specifici che consentano ai produttori di avere accesso a misure per l’ammodernamento delle strutture produttive e per lo sviluppo di nuovi ed efficienti sistemi di logistica. Servono ricerca, innovazione e risorse adeguate per favorire onerosi investimenti e per avviare incisive politiche di promozione al fine di valorizzare, verso i consumatori, il prodotto italiano di qualità».

La nuova Pac preoccupa il comparto olivicolo-oleario

A preoccupare Confagricoltura, per Lazzàro, «c’è anche la nuova Pac che, per il comparto olivicolo-oleario, prevede un consistente taglio dei pagamenti comunitari oggi destinati ai produttori e regole stringenti per l’accesso ai fondi per i programmi operativi. Il comparto in Italia è composto da 646.326 aziende olivicole, che con i loro oliveti occupano una superficie di 1,2 milioni di ettari. I frantoi attivi sono 4.475 e le attività industriali legate al comparto sono 220.

Le regioni che trainano la produzione sono la Puglia (49%), la Calabria (14) e la Sicilia (11%). Nel 2020 il fatturato del comparto olivicolo-oleario è stato di 3,3 miliardi di euro. Purtroppo con la Xylella abbiamo perso già 30mila posti di lavoro e se non sarà cambiata la Pac, se non si faranno scelte diverse, potremmo arrivare a perdere circa 90mila posti di lavoro nel giro di pochi anni.

La “Giornata mondiale dell'olivo”, però, è stata un giorno di riflessione, ma anche di festa. E l’olivo è un albero caparbio ma generoso: caparbio perché cresce nei posti più impensabili e impervi, generoso perché dai suoi frutti nasce il prodotto più eccezionale per l’alimentazione umana. In questa caparbietà e generosità sono racchiusi la Puglia e i pugliesi. Proprio in occasione della “Giornata mondiale” – conclude Lazzàro – si riunisce la Federazione nazionale di prodotto olivicoltura di Confagricoltura che ha fatto il punto sulle difficoltà dei produttori di diverse aree vocate dell’Italia, come la Puglia e la Calabria, dove si registrano scambi a prezzi molto bassi, con punte persino di 3,5 €/kg e, il manifestarsi di fenomeni speculativi».

Coldiretti Puglia annuncia intesa commerciale

La firma dell'accordo fra le Op pugliesi, Coldiretti Puglia e la Pietro Coricelli spa (secondo da sinistra è Pietro Piccioni)

Coldiretti Puglia invece ha annunciato una intesa commerciale sottoscritta il 26 novembre da tre Op pugliesi, PugliaOlive, Appo e Olearia Aipo, aderenti a Unaprol, con Chiara Coricelli, amministratore della Pietro Coricelli spa, alla presenza del presidente di Federolio, Francesco Tabano, e del direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.

L’intesa riguarda un contratto per un quantitativo di 2.000 tonnellate di olio extravergine di oliva Made in Italy, primo passo di una collaborazione finalizzata a garantire la diffusione di olio italiano al 100%, stabilizzando le condizioni economiche di vendita.

Accordo con marchio “Firmato dagli agricoltori italiani”

«Il contratto – dichiara Piccioni – partirà con la campagna olivicola in corso e avrà durata triennale proprio per garantire la stabilità e la sostenibilità economica degli imprenditori agricoli che prendono parte al contratto attraverso l’adesione alle Op. È prevista, infatti, per la produzione e la tracciabilità di filiera una maggiorazione del prezzo anche in base a precisi parametri qualitativi. Si tratta di uno degli accordi rientranti nella strategia economica di Coldiretti e Unaprol per dare un percorso di futuro e stabilità agli olivicoltori e ai frantoiani pugliesi. La riconoscibilità sul mercato del prodotto commercializzato in virtù di quest’accordo sarà garantita dalla presenza del marchio “Firmato dagli agricoltori italiani”, che rappresenta una garanzia per il consumatore sia per la tracciabilità del prodotto quale 100% italiano, sia per l’adeguata remunerazione, agli olivicoltori, della materia prima fornita».

Unire gli olivicoltori per difenderli dalle multinazionali

L’obiettivo prioritario al quale Coldiretti Puglia lavora, chiude Piccioni, «è riunire le imprese olivicole pugliesi per dare un futuro al comparto e difenderlo dai violenti attacchi delle multinazionali che acquisiscono marchi tricolori per sfruttarne l’immagine sui mercati nazionali e internazionali e dare una parvenza di italianità alle produzioni straniere con l’inganno, anche attraverso irrilevanti e fumosi accordi».

La “Giornata mondiale dell’olivo” vista dalla Puglia olivicola - Ultima modifica: 2021-11-29T11:03:38+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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