Gennaro Sicolo è stato confermato per i prossimi tre anni alla presidenza di Italia Olivicola – Consorzio nazionale degli olivicoltori. Lo ha deciso all’unanimità il rinnovato Consiglio dell’associazione, che comprende oltre 250mila soci, distribuiti in 15 regioni italiane e uniti in 56 organizzazioni di produttori, ed è da lungo tempo impegnata nello sviluppo e nel rilancio dell’olivicoltura nazionale.
Gennaro Sicolo, storico olivicoltore pugliese
Sicolo, 69 anni, è uno storico olivicoltore pugliese; è proprietario infatti a Bitonto (Bari) di una grande azienda olivicola (50 ha) impegnata nella coltivazione di due varietà strettamente legate al territorio, la Cima di Bitonto e la Coratina. Sicolo, inoltre, ricopre altri importanti incarichi a livello nazionale, come la vicepresidenza della Cia-Agricoltori Italiani, e regionale, come la presidenza di Cia Puglia, nonché in ambito internazionale, come la vicepresidenza del Comitato consultivo del Consiglio oleicolo internazionale (Coi).
Italia Olivicola, i nuovi dirigenti
Nel comitato di presidenza di Italia Olivicola è stato confermato Luigi Canino, calabrese, come vicepresidente vicario. Nuovo entrato il campano Raffaele Amore, eletto vicepresidente. Del Consiglio di amministrazione fanno altresì parte Giosuè Luigi Catania, Raffaele Migliore, Benedetto Accogli, Donato La Raia, Emanuele Nuti, Gennaro Raso.
Italia Olivicola, previsioni per prossima campagna olearia
In occasione della riconferma alla presidenza di Gennaro Sicolo, il Centro Studi di Italia Olivicola ha aggiornato le previsioni per la prossima campagna olearia.
«L’Italia produrrà non più di 250 mila tonnellate di olio extra vergine di oliva, a causa sia della normale alternanza di produzione della principale regione olivicola nazionale, la Puglia, sia degli effetti della siccità che sta attanagliando le regioni olivicole meridionale e in particolare la Sicilia. Invece lo scenario internazionale vedrà una ripresa produttiva della Spagna, con una produzione sicuramente superiore al milione di tonnellate (1,2-1,3 milioni di tonnellate la stima all’attualità), e recuperi produttivi anche in Grecia, Tunisia e Turchia».
Piano olivicolo nazionale, priorità della consiliatura
Il Piano olivicolo nazionale è una priorità di questa consiliatura, ha poi dichiarato Sicolo.
«L’olivicoltura italiana ha bisogno di un rilancio per restare competitiva in un comparto produttivo in continua evoluzione, anche alla luce dei cambiamenti climatici. In tale prospettiva l’Italia olivicola non può fare a meno della Puglia, perciò è quanto mai urgente che il governo intervenga sulla questione della Xylella fastidiosa, nominando un commissario straordinario, con adeguati poteri e fondi».
Sicolo: «Difendere biodiversità, qualità e tracciabilità»
Per Gennaro Sicolo, infine, la politica olivicola nazionale non può essere disgiunta da quella dei partner europei, ma deve puntare a difendere i valori tipici italiani, cioè la biodiversità, la qualità e la tracciabilità.
«Ci opporremo sempre in ogni sede contro lo smantellamento di questi baluardi di civiltà olivicola, primo fra tutti il panel test, che può essere migliorato ma non stravolto o cancellato».