La potatura con il supporto di laser scanner (LiDAR)

Una tecnologia innovativa per la misura delle dimensioni della pianta, che potrebbe costituire uno strumento di supporto alle decisioni soprattutto su grandi superfici

La potatura di produzione è una delle pratiche più importanti per la gestione degli oliveti, sia a causa del suo impatto sulla produttività nel tempo che per gli elevati costi associati alla sua esecuzione, secondi solo a quelli della raccolta.

Esistono diversi approcci per l’esecuzione di questa pratica colturale, soprattutto per quanto riguarda l’intensità e il turno di intervento, dovuti anche in parte alle diverse forme di allevamento diffuse sul territorio.

Molto spesso, specialmente in oliveti gestiti tradizionalmente, la tendenza è quella di intervenire con potature leggere durante gli anni di carica in modo da massimizzare la produzione, senza tenere conto però dell’influenza negativa di carichi produttivi troppo elevati nei confronti della capacità produttiva delle annate successive, che risulterà penalizzata con innesco di fenomeni di alternanza produttiva.

Altra situazione frequente è l’esecuzione della potatura a cadenza biennale o con turni anche più lunghi, a cui sono obbligatoriamente associati interventi che vedono forti asportazioni di vegetazione necessari a riportare la pianta a forme più facilmente gestibili, soprattutto per abbassare l’altezza delle piante, con tempi e costi di potatura molto elevati.

A tutto ciò vanno poi aggiunte altre considerazioni, tra cui la sempre maggiore difficoltà a reperire manodopera specializzata e la necessità di adattare la tecnica colturale alla forte variabilità stagionale dovuta ai cambiamenti climatici.

Potatura di precisione

Alcuni strumenti che rientrano nell’agricoltura di precisione possono risultare utili nel superare le criticità sopra citate soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione della potatura e la previsione della risposta delle piante. In questo modo è possibile ottimizzare la tecnica colturale, con una ricaduta positiva sulla semplificazione della gestione degli impianti e sulla riduzione dei costi.

Nel 2021 è stata impostata una prova per studiare gli effetti di interventi di potatura effettuati con diversa intensità e per valutare l’efficacia di uno strumento di telerilevamento chiamato LiDAR (light detection and ranging).

Sperimentazione

La valutazione è stata fatta in un oliveto situato nel comune di Cartoceto in provincia di Pesaro Urbino, di circa quaranta anni di età, con sesto di impianto di 6 x 6 m (277 alberi ad ettaro), con suolo gestito con inerbimento e fertilizzazione organica e forma di allevamento a vaso policonico. Sono state scelti 21 alberi appartenenti alle varietà Leccino e Frantoio.

Su di essi sono state testate tre diverse intensità di potatura, classificate come

  1. leggera,
  2. intensa
  3. e tradizionale,

effettuate manualmente da terra con l’ausilio di forbici e seghetti montati su asta telescopica e di una motosega per i tagli di dimensione maggiore.

Nel primo tipo di potatura, gli interventi hanno riguardato l’individuazione di una cima funzionale allo sviluppo di una forma policonica e la rimozione di eventuali branche secondarie mal posizionate (v. foto qui di seguito).

Olivo gestito con la potatura minima.

La potatura intensa ha avuto come obbiettivo la simulazione di un rinnovo della struttura scheletrica dell’albero ed è stata quindi caratterizzata da interventi drastici, associati alla rimozione di branche di ordine superiore al primo.

Infine, la potatura tradizionale, ha visto una gestione della chioma effettuata con i principi tipici della gestione locale con l’esecuzione di molti tagli fatti per impostare una struttura scheletrica geometrica e regolare e caratterizzata da branche primarie prive di rami terminali con funzione di cima.

In tutte e tre le potature testate sono stati rimossi

  • i polloni,
  • i succhioni
  • e i rami disseccati o mal posizionati. (…)

L’articolo completo dei risultati della sperimentazione e con i dettagli sull’utilizzo di Lidar sono pubblicati su Olivo e Olio n. 2/2023

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Gli autori sono del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali – Università Politecnica delle Marche e del Centro di ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura - CREA (Roma)

La potatura con il supporto di laser scanner (LiDAR) - Ultima modifica: 2023-03-20T16:26:59+01:00 da Barbara Gamberini

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