Valorizzare la biodiversità olivicola pugliese e più in generale italiana e selezionare materiale genetico d’olivo tollerante/resistente al batterio Xylella fastidiosa subsp. pauca ceppo ST53. È questo il programma operativo di Novixgen, un nuovo progetto di ricerca triennale (2023-2026) finanziato dal Masaf e coordinato dal Crea.
I punti di forza del progetto Novixgen
Novixgen è un progetto che vanta importanti punti di forza, ha evidenziato Elena Santilli, ricercatrice Crea OFA e coordinatrice del progetto, in occasione della presentazione ufficiale a Roma alla presenza del Sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra, dei principali attori della filiera e del commissario Crea Mario Pezzotti.
«In primo luogo, la complementarietà delle attività di ricerca con progetti nazionali e internazionali conclusi o in corso sulla stessa tematica (Salvaolivi, Olgenome, Gen4olive). In secondo luogo, avere la disponibilità del genoma di riferimento della cultivar “Leccino” ottenuto grazie ai risultati del progetto ministeriale Olgenome, sempre coordinato dal Crea. Avere oltre 100 genotipi a dimora in campo in zona infetta in fase di fenotipizzazione. Poter contare su laboratori accreditati per la manipolazione di questo patogeno da quarantena e sull’esperienza maturata dagli operatori. Avere la disponibilità di un’azienda sperimentale del Crea Agricoltura Ambiente e di una serra, in fase di allestimento, a Monteroni di Lecce, nella zona infetta. La cooperazione con il Servizio fitosanitario della Regione Puglia (grazie a un accordo di collaborazione), con Enti di ricerca, Università pugliesi, con il territorio e imprenditori di settore. Tutto questo allo scopo di aumentare la biodiversità, quindi selezionare genotipi tolleranti/resistenti al ceppo pugliese di X. fastidiosa supsp. pauca per i nuovi impianti olivicoli».
I risultati attesi dal progetto Novixgen
«Numerosi e importanti sono i risultati attesi dal progetto», ha sostenuto Santilli:
- avviare un proficuo dialogo fra ricerca e settore produttivo attraverso un approccio integrato e multidisciplinare, valorizzando i rapporti fra tutti i portatori di interesse;
- valorizzare la biodiversità olivicola autoctona e nazionale;
- realizzare un grande laboratorio a cielo aperto presso l’azienda Podere Sant’Anna di Monteroni di Lecce per studio di medio lungo periodo a beneficio della ricerca, del Servizio fitosanitario regionale e del territorio;
- ampliare la scelta varietale per una rigenerazione olivicola del Salento basata su una maggiore biodiversità;
- creare una banca dati pubblica in collaborazione con l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia, fruibile da tutti gli operatori del settore scientifico e di quello produttivo.
L’organizzazione del progetto Novixgen
Il progetto di ricerca si sviluppa attraverso 7 Work Package (WP), 31 Task, 5 Unità operative, un accordo di collaborazione con il Servizio fitosanitario della Regione Puglia, oltre 75 unità di personale coinvolto tra ricercatori, collaboratori, personale a tempo determinato assunto sul progetto.
Le cinque unità operative:
- U.O. 1 CREA (Crea OFA, Crea AA, Crea DC, Crea FL, Crea VE, Crea GB, Crea IT)
- U.O. 2 UNISALENTO (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche Biologiche e Ambientali – DiSTeBA)
- U.O. 3 UNIBA (Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti – DiSSPA)
- U.O. 4 IGA (Istituto di Genomica Applicata)
- U.O. 5 UNINA (Dipartimento di Agraria – Dia e Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni animali)
Budget progetto
Approvato € 3.697.839,06
Contributo concesso 99% € 3.660.860,66
Durata del progetto
Inizio formale: 11 gennaio 2023
Chiusura: 10 gennaio 2026