Nuova Pac, mercati e consumi, i tre pilastri per il rilancio dell’olivicoltura

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A TuttoFood le ricette di Italia Olivicola per rilanciare il settore. Unaprol, Coldiretti e Campagna Amica lanciano la scuola nazionale dell'olio extravergine d'oliva

Rilanciare l'olivicoltura italiana in tre mosse per farla tornare ad essere protagonista nel mondo per quantità, qualità e prestigio dei marchi. È il messaggio che Italia Olivicola lancia a TuttoFood, illustrando le strategie per la crescita del comparto dove l'Italia è il primo Paese al mondo per consumo complessivo di olio di oliva, con 600mila tonnellate l'anno, il 20% più della Spagna e il doppio rispetto agli Stati Uniti.

Olivicoltura, le tre ricette di Italia Olivicola

«Abbiamo il dovere di lavorare per uscire dalla grande emergenza dovuta alle calamità naturali e alla Xylella che purtroppo hanno falciato la produzione nazionale nella campagna appena trascorsa - dichiara il presidente Gennaro Sicolo - impegnandoci anche attraverso la nuova Pac e un nuovo Piano Olivicolo Nazionale per poter ammodernare gli impianti». La strategia di Italia Olivicola prevede innanzitutto di presidiare meglio i mercati emergenti dove sta crescendo la domanda; l'Italia, ad esempio, è seconda dopo la Spagna in Cina, Russia, Messico, Giappone e occupa la terza posizione in Brasile, dopo Portogallo e Spagna. Occorre poi regolamentare le attività di promozione che riguarda fino all'80% di extravergine in scaffale, una pratica che danneggia gli olivicoltori. Infine è necessario puntare su un maggior consumo a livello mondiale di extravergine, visto che prevale quello di oli vegetali con il 97%. Dal 2003 ad oggi, la domanda pro capite annuale di olio di oliva è diminuita da 0,452 a 0,391 litri. A frenare la diffusione del prodotto, segnala Italia Olivicola, ci sono una scarsa conoscenza delle caratteristiche qualitative e le politiche protezionistiche praticate da molti Paesi terzi rispetto all'Unione europea. Lo scorso anno, l'India ha aumentato i dazi all'importazione sull'olio extra vergine di oliva dal 12,5% al 30%.

Nasce la scuola nazionale dell'olio evo

E la rassegna milanese tiene a battesimo anche la prima scuola nazionale dell'olio extravergine d'oliva promossa dal Consorzio olivicolo italiano Unaprol, Coldiretti e Campagna Amica. L'iniziativa di formazione, chiamata "Evoo School Italia" è dedicata agli operatori della filiera olivicola italiana da un fatturato di oltre 3 miliardi di euro e circa 400mila aziende specializzate, sarà fatta con la prima lezione teorica e di formazione sensoriale "Alla ricerca della qualità: saper scegliere un olio". Nel corso di TuttoFood l'agenda fieristica di Unaprol prevede una serie di iniziative per valorizzare la produzione olivicola italiana e far conoscere l'uso corretto dell'olio Evo evidenziandone qualità e proprietà salutistiche. In agenda degustazioni guidate, incontri, workshop e cooking show.

Nuova Pac, mercati e consumi, i tre pilastri per il rilancio dell’olivicoltura - Ultima modifica: 2019-05-06T15:20:15+02:00 da Simone Martarello

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