Rafforzare il mondo della produzione ed il rapporto tra produttori e frantoiani, costruire insieme una filiera dell’olivicoltura italiana seria e proiettata al futuro, condividere progetti e percorsi di crescita comuni. Questi gli auspici espressi dal Consorzio Nazionale degli Olivicoltori (Cno), che ha accolto nei giorni scorsi l’ingresso nella sua base associativa dell’Associazione Italiana Frantoiani Oleari ( Aifo ), prima realtà italiana nel suo settore. I 450 frantoi dell’Aifo entreranno quindi a far parte della rete, costruita negli anni dal Cno, improntata su qualità e tracciabilità, contribuendo a dare valore all’olio extra-vergine d’oliva italiano, frutto del lavoro quotidiano di centinaia di migliaia di olivicoltori.
«Sono molto contento di poter annunciare l’ingresso di Aifo nella grande famiglia del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori – ha sottolineato il presidente del Cno, Gennaro Sicolo -. La scelta del presidente Piero Gonnelli non è casuale ma è frutto di un lavoro sinergico che portiamo avanti insieme, nell’interesse supremo degli olivicoltori, ormai da diversi anni. Siamo fieri di essere controcorrente, in un settore estremamente frammentato, e di trovare partner che come noi credono nell’unità di tutti gli attori in campo come unico strumento efficace in grado di tutelare i produttori, i consumatori e, soprattutto, il prodotto italiano per eccellenza: l’olio extra-vergine d’oliva”, ha continuato Sicolo.
«Crediamo che in un momento così delicato per tutto il settore olivicolo oleario sia necessario puntare a obiettivi concreti e utili – ha dichiarato il presidente di Aifo, Piero Gonnelli – per sostenere lo sviluppo e la crescita delle aziende frantoio e degli olivicoltori in un processo di vera valorizzazione dell’olio extra-vergine di oliva italiano. Le sfide che i mercati nazionali ed internazionali impongono alle nostre aziende impongono un cambio di vedute ed una sinergia che, purtroppo, a livello associativo ancora manca sul territorio nazionale. Riteniamo il Cno un valido partner con il quale iniziare un nuovo percorso di crescita utile al comparto olivicolo-oleario».