«Rimandando la nomina di un Commissario governativo con più ampi poteri d’intervento sulla Xylella, il governo sta commettendo un grave errore». È con queste parole che Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia e vicepresidente nazionale di Cia Agricoltori Italiani, commenta le ultime dichiarazioni del ministro Lollobrigida sulla questione dell’eventuale nomina di un Commissario per la gestione del problema Xylella.
Sicolo: «Xylella non aspetta tempi della politica»
Il ministro dell’Agricoltura, durante il “Forum in Masseria” a Manduria (Ta), ha affermato che il governo sta valutando la nomina di un Commissario che affronti l’avanzamento del batterio con più ampi poteri, maggiore celerità e più risorse, ma ritiene che non sia questo il momento di procedere.
Di fronte a tale affermazione il presidente Sicolo sostiene che «la Xylella non aspetta i tatticismi della politica. Il batterio va avanti, prende terreno e continua a distruggere altri oliveti. Non è un film che si può mettere in pausa col telecomando. Questo potere di mettere in stand by il problema non ce l’ha nessuno, né la politica né la burocrazia o i tempi della magistratura. Nella lotta al contrasto della Xylella, così come sull’erogazione delle risorse e sull’attuazione delle misure per la rigenerazione olivicola sono stati accumulati troppi ritardi.
Nel frattempo, mentre al ministero dell’Agricoltura negli ultimi 10 anni si sono avvicendati ben sette ministri diversi, la Xylella ha avuto il tempo di distruggere 22 milioni di olivi e di ridurre di un terzo il potenziale produttivo olivicolo regionale, in pratica azzerando l’olivicoltura delle province di Lecce, Brindisi, Taranto e delle altre zone colpite, arrivando anche in provincia di Bari».
«Nomina rapida di un Commissario anti Xylella»
Per Cia Agricoltori Italiani Puglia si è aspettato fin troppo. Ad avviso di Sicolo «occorre procedere rapidamente alla nomina di un Commissario governativo che abbia più potere d’intervento e risorse aggiuntive e straordinarie rispetto a quelle già stanziate. Un Commissario che agisca sulla base di un preciso cronoprogramma di azioni, con misure di contrasto più radicali e veloci, accompagnando quelle misure con l’erogazione più celere dei contributi e regole più agili per procedere a eradicazioni e reimpianti.
Ciò che è successo nel Sud della Puglia è spaventoso, in 10 anni si è passati da un’area di 25mila ettari colpita dal batterio agli attuali 750mila ettari, con 22 milioni di piante d’olivo completamente “bruciate” dalla Xylella, che avanza 10 chilometri l’anno».
«Il ministro riveda la sua posizione»
Gli olivicoltori della Puglia auspicano che il ministro Lollobrigida possa rivedere la propria posizione, così da nominare al più presto possibile un Commissario che dia una svolta su misure di contrasto, risorse, reimpianti e azioni per la rigenerazione olivicola, prosegue Sicolo.
«La Puglia non si arrenderà mai alla Xylella, ma è necessaria una vera svolta per porre fine a un problema che sta falcidiando la nostra olivicoltura da ormai 10 anni».