Senza scelte decise e concrete a livello nazionale sulla nuova Pac per l’olivicoltura, in Puglia il paesaggio pieno di olivi tenderà a scomparire e sarà sostituito da colture estensive o, peggio, da terreni incolti. È questa l’indicazione data dal presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato alcuni parlamentari pugliesi e capigruppo al Consiglio regionale della Puglia, nonché il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia.
Lazzàro: «Nuova Pac e olivicoltura, settimane decisive»
Le prossime settimane saranno decisive per le scelte riguardanti l'applicazione della nuova Pac, ha sostenuto Lazzàro.
«Confagricoltura è stata l'unica organizzazione agricola a rilevare pubblicamente la consistente riduzione delle risorse finanziarie dell'Unione europea destinate all'agricoltura. Inoltre, questa riforma ha un impatto devastante sulle colture mediterranee e, in particolare, sull'olivicoltura, simbolo della Puglia, e avrà un effetto negativo sulla sua esistenza.
La ripartizione degli aiuti accoppiati sul primo pilastro è uno dei passaggi più discutibili già fatti in quanto premia una parte precisa dell’agricoltura italiana, mettendo l’olivicoltura in un angolo buio e irriguardoso. La situazione attuale di questa ripartizione grida allo scandalo. È il momento di recuperare a favore dei comparti che sono simbolo dell’agricoltura italiana e sostengono l’occupazione e l’olivicoltura è sicuramente uno di questi».
«Olivo va tutelato anche per l’importanza ambientale»
L’olivo ha anche un importantissimo ruolo ambientale, ha rilevato Lazzàro.
«La quantità di CO2 che gli oliveti sottraggono all’ambiente dovrebbe bastare da sola a convincere dell’utilità di tutelare questa coltura secolare e assolutamente ecocompatibile. Perciò occorre evitare che provvedimenti di aiuto al reddito previsti dall’Ue diventino così bassi da renderla economicamente insostenibile. Proponiamo l’immediata adozione di un eco-schema olivicolo».
«Rigettare proposte negative per la nostra olivicoltura»
Confagricoltura Puglia ha consegnato questi suggerimenti ai parlamentari presenti in modo che possano difendere l’agricoltura pugliese nelle prossime decisive settimane per la Pac.
«Il sistema olivicolo pugliese – ha concluso Lazzàro – deve rigettare in pieno le proposte che sono illogiche, anacronistiche e fuori contesto e rischiano di essere seriamente la ghigliottina della nostra olivicoltura. I parlamentari sono ancora in tempo per lavorare, a livello sia comunitario sia nazionale, per cambiare le storture di questa Pac che penalizza non solo la nostra agricoltura ma anche il sistema turistico che beneficia della bellezza e della tipicità del territorio».