Quasi 21 milioni di euro di fatturato, 1,4 milioni di kg di olio extravergine di oliva di qualità conferito, incremento del 60% della commercializzazione di prodotto proveniente da agricoltura biologica e sostenibile. Sono i numeri dell’esercizio di bilancio 2020 dell’Op (Organizzazione di produttori) “Oliveti Terra di Bari” approvato dall’assemblea dei soci.
Op Oliveti Terra di Bari, crescita costante
In un anno caratterizzato dalla pandemia, l’Op “Oliveti Terra di Bari”, che comprende nove oleifici cooperativi della Provincia di Bari (Ortofrutticola Alberobellese, Produttori Olivicoli Bitonto, Coop. Lavorazione Produttori Agricoli Corato, Terra di Olivi Molfetta, De Deo di Minervino Murge, Eurocoop di Ruvo di Puglia, Agricoltura Progresso di Terlizzi, Cooperativa Contado di Toritto, Goccia di Sole di Molfetta), conferma la sua crescita costante che in 10 anni ha portato il fatturato a decuplicarsi, dai 2,2 milioni del 2011 fino ai quasi 21 milioni del 2020.
Sicolo: «Raggiunti anche altri obiettivi»
«Accanto all’incremento di fatturato, altri obiettivi sono stati raggiunti dall’Op, – ha dichiarato Gennaro Sicolo, presidente del consiglio di amministrazione dell’Op, nonché ex presidente e attuale consigliere di Italia Olivicola – e precisamente:
- la crescente partecipazione degli associati alla programmazione dell’olivicoltura regionale e nazionale,
- l’incremento della produttività olivicola attraverso l’impiego di nuove tecnologie,
- nuovi sbocchi sul mercato.
Proprio la commercializzazione dell’olio conferito dai soci, grazie alla stretta e solida partnership con Finoliva Global Service, Carapelli e Oleificio Zucchi, ha consentito alla Op di riconoscere a tutti gli agricoltori il giusto valore al proprio lavoro quotidiano superando anche il prezzo medio del mercato».
Op Oliveti Terra di Bari centrale in filiera olivicola italiana
L’Op Oliveti Terra di Bari si conferma un attore centrale e affidabile della filiera olivicola italiana perché capace di rispondere, grazie a volumi importanti e a una gestione oculata, alla crescente richiesta di olio extra vergine di oliva di qualità, controllato e certificato dal campo alla tavola, ha aggiunto Sicolo.
«La crescita esponenziale del nostro sistema testimonia come la strada da seguire sia quella dell’aggregazione per rafforzare il posizionamento della produzione all’interno della catena del valore dell’olio extravergine d’oliva italiano. Siamo diventati di gran lunga, per fatturato e olio conferito, la prima organizzazione di produttori in Italia, e la sfida futura sarà quella di incrementare gli sforzi per innalzare il livello già eccellente dei nostri oli, con lo sguardo sempre rivolto al rispetto del patrimonio olivicolo. L’agricoltore dovrà essere sempre più custode del territorio, affidandosi all’innovazione tecnologica finalizzata a ottimizzare i processi produttivi nel rispetto dell’ambiente».