Ismea, stabilità per i prezzi all’origine degli oli di oliva

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Le rilevazioni dell’Ismea confermano i valori registrati nella prima settimana di gennaio. Leggeri i rialzi rispetto a un mese fa

Il mercato nazionale all’origine degli oli di oliva si mantiene sostanzialmente stabile, ma a un livello ancora piuttosto basso. Le rilevazioni eseguite da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) sui “prezzi all’origine” (da intendersi franco azienda Iva esclusa) confermano infatti, nella seconda settimana di gennaio, le quotazioni di inizio mese. E sono quotazioni solo leggermente più elevate di quelle riscontrate un mese fa, nella seconda settimana di dicembre.

Come è noto, i “prezzi all’origine” sono i prezzi che si formano nella fase iniziale di scambio dei prodotti da parte del produttore, o comunque il più possibile vicini alla produzione, e vengono rilevati dall’Ismea con l’intento di dare una stima dei ricavi degli agricoltori. La stabilità in atto conferma, perciò, un livello di prezzi in generale ancora insoddisfacenti per i produttori di oli d’oliva, siano essi olivicoltori in filiera corta o frantoiani.

Prezzi all’origine per l’olio extravergine di oliva

Nella seconda settimana del mese di gennaio le quotazioni medie all’origine dell’olio extravergine di oliva nazionale si sono confermate a 4,12 €/kg. Si tratta peraltro di valori medi e pertanto “ingannevoli” rispetto alle specifiche realtà produttive. Infatti la forbice dei prezzi oscilla tra un prezzo minimo di 3,60 €/kg e un massimo di 3,95 €/kg sui mercati di Brindisi, Lecce e Taranto (comunque con un rialzo di 0,30 €/kg rispetto a un mese fa), fino a un prezzo minimo di 6,10 €/kg e un prezzo massimo di 6,20 €/kg sul mercato di Pescara e di 6,30 €/kg su quello di Chieti. Senza dimenticare che i mercati siciliani di Palermo, Trapani e Ragusa partono tutti da un prezzo minimo di 5,00 €/kg e arrivano a prezzi massimi per i primi due di 5,20 €/kg e per quello di Ragusa di 7,50 €/kg.

Prezzi all’origine per l’olio vergine di oliva e gli altri oli

Anche la qualità vergine permane sui valori già segnalati e precisamente a 2,84 €/kg (un mese fa erano pari a 2,67 €/kg).

Invece le quotazioni dell’olio lampante fanno segnare un ulteriore passo in avanti e si attestano a 2,54 €/kg (a dicembre erano pari a 2,30 €/kg).

Infine sul mercato all’ingrosso si conferma la crescita media dei listini sia del raffinato di oliva sia di quello di sansa, che si portano, rispettivamente a 3,27 e 1,90 €/kg.

Mercato Prezzo minimo
(kg)
Prezzo massimo
(Kg)
Prezzo prevalente
(Kg)
Olio extravergine di oliva
Alto Tavoliere 3,95 4,02 -
Basso Tavoliere 3,95 4,02 -
Brindisi 3,60 3,95 -
Catanzaro 3,65 4,00 -
Chieti 6,10 6,30 6,10
Cosenza 3,65 4,00 -
Lametia terme 3,65 4,00 -
Lecce 3,60 3,95 -
Palermo 5,00 5,20 -
Pescara 6,10 6,20 6,10
Ragusa 5,00 7,50 -
Rossano 3,65 4,00 -
Taranto 3,60 3,95 -
Trapani 5,00 5,20 -
Varietà Nazionale
Genova 4,15 4,15 4,15
Imperia 4,15 4,15 4,15
Olio lampante di oliva
Brindisi 2,75 2,85 -
Catanzaro 2,00 2,10 -
Cosenza 2,00 2,10 -
Gioia tauro 2,55 2,75 -
Lecce 2,75 2,85 -
Rossano 2,00 2,10 -
Taranto 2,75 2,85 -
Olio vergine di oliva
Brindisi 2,90 3,30 -
Catanzaro 2,40 2,50 -
Cosenza 2,40 2,50 -
Lecce 2,90 3,30 -
Rossano 2,40 2,50 -
Taranto 2,90 3,30 -
Varietà Nazionale
Genova 3,45 3,45 3,45
Imperia 3,45 3,45 3,45

Fonte: dati Ismea (quotazioni del 17 gennaio 2022)

Aggiornamento settimanale dei prezzi

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Ismea, stabilità per i prezzi all’origine degli oli di oliva - Ultima modifica: 2022-01-19T11:51:02+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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