L’oleoturismo per la prima volta a Hospitality

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Dal pic-nic all’esperienza di raccolta e molitura delle olive, dalle passeggiate negli oliveti alle degustazioni fino ai trattamenti con prodotti a base di olio extra vergine d’oliva per il benessere della persona: tante sono le opportunità offerte dall'oleoturismo
Alla 47ª edizione della più completa fiera italiana B2B dedicata al settore dell'ospitalità e della ristorazione l’area Winescape, dedicata al turismo del vino, sarà ampliata con uno spazio dedicato all’offerta turistica dell’olio, grazie all’impegno del Consorzio Turismo dell'olio Evo Dop, Igp e Bio

L’oleoturismo conquista sempre più spazio in Italia, dove l'olivo, al pari della vite, è protagonista sia nel paesaggio sia a tavola, nella dieta mediterranea. Il decreto attuativo di un anno fa, che lo regolamenta, equiparandolo di fatto all’enoturismo, permette alle aziende olivicole e non solo di implementare un'accoglienza turistica con attività formative e informative negli oliveti, nei frantoi o nelle aziende stesse, dal pic-nic all’esperienza di raccolta e molitura delle olive, dalle passeggiate negli oliveti alle degustazioni fino ai trattamenti con prodotti a base di olio extra vergine d’oliva per il benessere della persona. Tante idee che il turismo del vino sta già sperimentando.

Fra chi ha fortemente voluto una regolamentazione per l’oleoturismo c’è sicuramente il Consorzio Turismo dell'olio Evo Dop, Igp e Bio, che aggrega soprattutto imprese olearie le quali, oltre a produrre olio extra vergine d’oliva, operano nel settore del turismo offrendo formule di accoglienza qualificata in azienda: esperienze in cui il viaggiatore può ritrovare e riconoscere l'identità dei luoghi e la qualità dell'olio, divertendosi e conservandone un ricordo prezioso. Il Consorzio è tra i protagonisti della 47ª edizione di Hospitality, dal 6 al 9 febbraio a Riva del Garda (Trento), e ha collaborato attivamente con la più completa fiera italiana B2B dedicata al settore dell'ospitalità e della ristorazione per l’ampliamento dell’area Winescape, dedicata al turismo del vino, con aziende olivicole, trend e idee legate all’offerta turistica dell’olio.

Dall’oleoturismo nuove possibilità per i territori olivicoli

Mariagrazia Bertaroli
Mariagrazia Bertaroli

Per Mariagrazia Bertaroli, presidente del Consorzio, «con il decreto attuativo dell’oleoturismo le aziende olivicole e i frantoi sono ancora di più legittimati a realizzare, sulla rotta dell’esperienza enogastronomica, forme di ospitalità e ristorazione legate all'olio extra vergine d’oliva e alla cultura dell’oliveto.

Il turismo dell'olio offre nuove possibilità per far crescere i territori olivicoli e valorizzare i loro ambienti: dal benessere al turismo naturalista, dal mangiar bene fino al turismo culturale. Negli incontri nella Winescape Arena di Hospitality daremo una panoramica delle potenzialità dell’oleoturismo e sulle opportunità che nascono nei luoghi di produzione».

I turisti prediligono l’aspetto paesaggistico

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I turisti, soprattutto quelli stranieri, prediligono l'aspetto paesaggistico. Nella foto paesaggio olivicolo pugliese

Bertaroli puntualizza che «i turisti, soprattutto quelli stranieri, prediligono l'aspetto paesaggistico, l'immersione in scenari peculiari e quindi emozionanti.

Anche il turismo lento proveniente dall’Italia è attento al contesto naturale che quindi privilegia il produttore medio-piccolo, aprendo a diverse possibilità di salvaguardia della biodiversità agricola per la tutela delle varietà minori.

Un altro tipo di turismo che l'olio riesce a intercettare è quello di chi si muove per pochi giorni e ha voglia di un contatto autentico con il luogo in cui arriva, anche attraverso attività svolte “come un locale” (“as a local”), che permettano di sentirsi parte di un contesto riconosciuto come tipico e restituiscano la sensazione di essere davvero arrivati al cuore del viaggio».

L’oleoturismo è coerente con le tematiche ESG

tematiche esg
L’oleoturismo ha il merito di essere coerente con le tematiche ESG

L’oleoturismo, aggiunge Bertaroli, ha il merito di essere coerente con le tematiche ESG, riguardanti tre aree principali, precisamente Environmental (ambiente), Social (società) e Governance: ogni pilastro fa riferimento a un insieme specifico di criteri come l'impegno ambientale, il rispetto dei valori aziendali e se un'azienda agisce con accuratezza e trasparenza o meno.

«L’oliveto è strettamente legato alla sostenibilità ambientale, infatti secondo recenti studi un oliveto non intensivo è in grado di fissare più CO2 di quanta ne produce. Riguardo alla sostenibilità sociale, una moderna azienda agricola che produce olio può ottimizzare le sue attività in ambito turistico sia verso i dipendenti sia nel dialogo con i territori. In tale prospettiva il Consorzio si impegna nel supportare le aziende per fare rete con il proprio contesto geografico. Infine, per esaltare al massimo le potenzialità dell’ospitalità, il settore dell'olio e dell’oleoturismo ha bisogno di ampie vedute e innovatori, sperimentatori che sappiano coinvolgere ed emozionare, professionisti che conoscono bene tutte le possibilità di uno splendido prodotto quale è l’olio extra vergine d’oliva».

L’oleoturismo per la prima volta a Hospitality - Ultima modifica: 2023-02-06T09:05:41+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

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