Olivicoltura superintensiva, come va in Italia?
In 20 anni il superintensivo è notevolmente cresciuto, sia nelle superfici occupate sia nella capacità di gestirlo correttamente, malgrado alcuni limiti derivanti dal peso della tradizione culturale
Sinol, un progetto per aumentare la sicurezza nell’oliveto
Il progetto di cooperazione Sinol punta a realizzare una nuova macchina per rendere sicure le operazioni di potatura e raccolta negli oliveti terrazzati della Liguria
Dal progetto “Molti” spunti per il rilancio dell’olivicoltura italiana
Tutte le soluzioni messe a punto dalla ricerca Crea per dare nuovo slancio agli oliveti tradizionali e intensivi. Lo sviluppo del comparto olivicolo-oleario può passare attraverso l’impiego di diversi modelli colturali, che possono integrarsi l’uno con l’altro in modo da prevedere “olivicolture” differenti
Progetto Triecol, la lente sul comparto olivicolo-oleario
Una intensa tre-giorni organizzata nell’ambito di Triecol ha posto sotto esame i punti di forza e le criticità della produzione olivicolo-olearia in Italia. Ampia partecipazione di oltre 3.000 interessati da Università, Centri di ricerca, istituzioni, associazioni di categoria e imprenditori agricoli
Collezioni di germoplasma olivicolo, innovazione e qualificazione varietale
La rete delle collezioni italiane di olivo, tra le più ricche al mondo, è uno strumento indispensabile per l’autenticazione e la valorizzazione varietale
Olivicoltura, ancora indietro nell’agricoltura di precisione
Il comparto olivicolo sconta, anche per l’Agricoltura 4.0, un ritardo storico nell’aggiornamento tecnologico complessivo. Ma intanto qualcosa si muove, soprattutto a livello di progetti di ricerca. Samanta Zelasco, ricercatrice del Crea-Ofa sede di Rende, ha illustrato l’attuale livello di sviluppo in un webinar organizzato nell’ambito del progetto Triecol
Triecol, olivicoltura e innovazione: il ruolo dei giovani
Il progetto promosso dalla sede di Rende (Cs) del Crea-Ofa e finanziato dal Psr Calabria 2014/2020 punta a favorire il ricambio generazionale nell’olivicoltura calabrese
Dalla cimice assassina un possibile contributo al controllo della Xylella
Per Francesco Porcelli, docente di Entomologia dell’Università di Bari, Zelus renardii può diventare un possibile alleato per il controllo biologico della sputacchina dei prati, principale vettore del temibile batterio
Progetto Triecol, per una rete fra ricerca e comparto olivicolo-oleario calabrese
Il progetto, promosso dal Crea e finanziato dal Psr Calabria 2014/2020, punta a rendere la filiera realmente innovativa e sostenibile
Redox, rilevazione precoce a distanza di Xylella
Il progetto mira a sviluppare capacità di riconoscimento precoce della malattia su larga scala, prima che la stessa sia visibile all’uomo, attraverso l’osservazione della risposta nello spettro elettromagnetico delle piante da olivo